Gli storici si sono interrogati a lungo e in modo articolato sulle rivolte avvenute in Europa nel corso del Seicento, che, per il loro concentrarsi e intensificarsi attorno alla metà del secolo, hanno accreditato la teoria di una “rivoluzione generale”: tesi suggestiva non meno di quella, formulata da Palmer e Godechot, di una rivoluzione generale “atlantica” per le rivoluzioni del Settecento. Ma non sempre ciò che è suggestivo e generale aiuta la ricerca, può anzi sviarla sacrificando le specificità e le differenze all’omogeneità. Quando la questione storiografica delle “sei rivoluzioni” viene posta da Merriman nel 1938, le prime risposte storiografiche non solo riconoscono il tema della “generalità”, ma ne stabiliscono anche la natura: sociale, nella concezione marxista fondata sulla “lotta di classe”; politica, per coloro che ritengono centrale l’opposizione Stato-società, nell’ambito dei processi di costruzione dello “stato moderno”.
(Dall’introduzione di Daniele Palermo)
Daniele Palermo
n. 9, Sicilia 1647: voci, esempi, modelli di rivolta
2009. - Palermo, - Associazione no profit Mediterranea,
ISBN: 978-88-902393-7-3