Cari amici e colleghi, la consapevolezza di affrontare non solo un tema di storia economica, sociale, politico-istituzionale, giuridica del Mezzogiorno d’Italia, ma anche uno straordinario nodo della nostra modernità europea, ha ispirato e guidato il lavoro di questo Prin da me coordinato, col contributo decisivo delle unità locali delle università di Palermo, Calabria, Chieti-Pescara, Molise e Salerno. Abbiamo avuto modo di misurare e verificare tale consapevolezza nei due incontri che hanno costituito le tappe più significative del nostro percorso: il 16 maggio 2009 ad Agrigento e il 21 novembre 2009 a Palermo. Si è trattato di seminari non accademici, ma di vera discussione. … Il fantasma del feudalesimo moderno fa il paio, nella considerazione di alcuni storici, con altri oggetti come, ad esempio, il fantasma dello Stato moderno. È uno dei tanti effetti della visione della storia come sequenza di immagini retoriche, di narrazioni, per richiamare un’altra parola di moda nel lessico storiografico. A me pare che sia giunta l’ora di ritornare ad una sana visione materialistica della storia, rimettendo in ordine il rapporto tra le parole e le cose. E ricordando, anche attraverso questo nostro incontro, che il feudalesimo nel Mezzogiorno moderno non fu solo una parola, ma anche, e soprattutto, una cosa. (Dall’introduzione di Aurelio Musi).
Musi Aurelio e Maria Anna Noto (a cura di )
n. 19, Feudalità laica e feudalità ecclesiastica nell’Italia Meridionale
2011. - Palermo, - Associazione no profit Mediterranea,
ISSN: 1828-1818 (collana)
ISBN online: 978-88-96661-10-9