“Questo volume è nato dalla volontà di esplorare, da un punto di vista diverso, l’articolata realtà politica e sociale della corte di Francia nel primo Settecento e dalla speranza di riuscire ad apportare ulteriori conoscenze in merito al complesso meccanismo di bilanciamento tra la monarchia e l’alta nobiltà di spada durante il regno del Re Sole. Da tale istanza ha preso vita l’interesse verso quella parte dell’aristocrazia che aveva accettato di mettersi al servizio del sovrano e, più in particolare, verso la figura del maresciallo di Francia. Questo ufficiale della corona, il cui potere era rappresentato dal bastone del comando decorato con i gigli di Francia condensava simultaneamente in sé le caratteristiche del nobile di spada, del milita
re di carriera, dell’ambasciatore e dell’uomo di corte. Tale poliedricità ne costituisce, senza dubbio, l’elemento di maggiore interesse e spiega l’uso assai versatile che Luigi XIV riuscì a fare di questa dignità. In taluni casi essa rappresentò la tappa conclusiva di una fortunata carriera militare, mentre in altri costituì uno snodo fondamentale per l’accesso a un ruolo politico e sociale di alto livello e di grande influenza all’interno della corte e per entrare a far parte del gruppo dirigente della corona. Si è scelto di prendere in esame la fase conclusiva del regno di Luigi XIV, coincidente con gli anni della guerra di Successione spagnola, poiché in quel periodo si assistette alla selezione e al reclutamento di un folto gruppo di
nuovi generali, i quali, per ragioni biografiche e anagrafiche, avevano interamente costruito la loro carriera e le loro fortune nel corso del governo personale del Re Sole.”
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