A partire soprattutto dagli ultimi quindici anni, gli storici e i sociologi hanno interpretato la nascita delle procedure di identificazione principalmente come risultato della progressiva affermazione delle burocrazie statali e delle tecnologie e dei saperi volti a controllare le popolazioni. L’obiettivo di questo articolo è quello di spostare l’attenzione dalle procedure di polizia e dalla documentazione da questa prodotte alle fonti di natura giudiziaria, mostrando che i bisogni sociali di identificare ed essere identificati non emersero solamente dalle preoccupazioni statali per la sorveglianza. L’esame delle procedure giudiziarie per eredità giacenti attraverso le quali i legittimi eredi potevano provare la loro identità e i loro diritti di successione, nello Stato di Milano e nella Repubblica di Venezia della prima età moderna, evidenzierà l’uso sociale e giudiziario delle pratiche di registrazione dell’identità attraverso le quali gli individui potevano garantire la loro personalità legale e reclamare e difendere diritti fondamentali quali quelli di successione e di proprietà.
Over the last fifteen years, a current of historical and sociological studies have understood identification processes mainly as the progressive affirmation of the state’s bureaucracies and surveillance knowledges and technologies. The aim of this article is to shift attention from the policing procedure and sources to judicial ones, showing that the need to identify and be identified did not emerge solely from state requirements for control. An examination of the lying inheritance’s judicial procedures by which legitimate heirs could prove their identity and rights of succession, in the early modern State of Milan and Republic of Venice, will throw light on the social and judicial use of practices aimed to grant individuals identity and legal personality allowing them to claim and defend fundamental rights such as succession and property rights.