Per il corso di molti secoli nella storia d’Italia – o, per quel che qui specificamente interessa, della Sicilia – l’avvento di viaggiatori-osservatori e resocontisti ha costituito l’occasione di una inattesa e sorprendente formazione di testimonianze che si offrono allo storico come materiale avente dignità di documento, e perciò di fonte: certo, da assoggettare ad esegesi, a verifica e confronto, da valutare alla stregua della personalità, della cultura, delle inclinazioni, degli interessi, persino della peculiare emotività del viaggiatore narrante, ma pur sempre strumenti della Storia. Esiste un vuoto di trattazione, e quindi di conoscenze, che attraversa la nostra bibliografia di viaggio; ma si avverte pure una estrema difficoltà e una certa aleatorietà di approccio ai testi, gran parte dei quali irreperibili perché inesistenti in Italia (e talora – purtroppo in Sicilia – perché maldestramente schedati da antichi bibliotecari). Da ciò l’esigenza di indagare, studiare ed esporre i materiali letterari appartenenti a dieci secoli di viaggio in Sicilia, non in quanto prodotti di letteratura, ma quali strumenti mediatici delle connotazioni del viaggio, dell’itinerario seguito, degli interessi professati, della qualità del rapporto instaurato dal singolo viaggiatore con l’isola; ed è ben evidente che una tale operazione presuppone indagini sistematiche, e il reperimento, l’analisi e l’organizzazione di una quantità enorme di materiali d’ogni lingua, in una prospettiva analitica totale e con l’intento di fare opera di consultazione e insieme di storiografia.
Si ringrazia l’on. Dino Grammatico, presidente dell’I.S.S.P.E., per avere consentito la messa on line del testo su questo sito.