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Ernesto Galli della Loggia
NOI E LA STORIA
UN AVVISO DI GARANZIA AL PASSATO
DOI 10.19229/1828-230X/51012021
Per gentile concessione dell'autore e dell'editore,
pubblichiamo l’articolo di fondo dello storico
Ernesto Galli della Loggia apparso sul “Corriere
della Sera” del 4 aprile 2021.
Che cosa è successo perché si arrivasse ad accettare o addirittura
spesso a promuovere, l’abbattimento delle statue di Colombo e Churchill
considerandoli dei gaglioffi impresentabili? A pensare che insegnare
l’opera di Omero, di Dante e di Shakespeare, o eseguire la musica di
Mozart costituisse una discriminazione offensiva verso chi ha un co-
lore della pelle diverso dal bianco? Perché si diffondesse l’idea che la
nostra storia sia null’altro che un cumulo di errori e di orrori? Da dove
nasce questo delirio suicida del «politicamente corretto» che sta deva-
stando l’immagine di sé dell’Occidente, contribuendo a paralizzarlo
ideologicamente sulla scena del mondo?
Le origini sono molte ma a mio giudizio una spicca sulle altre: la
crassa ignoranza della storia – innanzi tutto della propria storia – che
ormai pervade le nostre società. Un frutto a sua volta di quella rivolu-
zione verificatasi a cominciare dalla seconda metà del secolo scorso
nella formazione scolastica e universitaria, in specie delle élite politi-
che ma non solo: quando cioè diritto ed economia presero a sostituire
il vecchio impianto a base storico- umanistica, divenendo sempre più
il cuore del percorso formativo. Mentre, tra l’altro, pure diritto ed eco-
nomia si liberavano progressivamente dello sfondo storico che fino ad
allora era stato anche il loro (si veda ad esempio la progressiva emar-
ginazione delle materie storiche nelle facoltà di giurisprudenza).
Tutto ciò ha significato che abbiamo cominciato a perdere la dimen-
sione del passato. Non solo a ignorare i fatti accaduti, che già non è
poco, ma soprattutto a dimenticare che l’universo dei valori è
anch’esso un universo storico, vale a dire soggetto a modifiche pro-
fonde con il passare del tempo. Per cui ciò che oggi ci appare inconce-
pibile – mettiamo la condizione d’inferiorità della donna o il lavoro dei
minori – due o tre secoli fa era cosa comunemente accettata come la
più ovvia normalità: tanto nella nostra cultura come in ogni altra del
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)