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Salvatore Fodale

             UN'ISOLA DI SCOMUNICATI: SICILIA, 1339
                                                        DOI 10.1929/1828-230X/43112018



             SOMMARIO: Nel 1339 i legati di Benedetto XII scomunicarono, con il re di Sicilia Pietro d'Aragona,
             un centinaio di siciliani, i cui nomi erano stati tralasciati negli Annales ecclesiastici. L'identifi-
             cazione dei personaggi consente di valutare l'ampiezza del provvedimento, di esaminarne i criteri,
             di supporne le fonti e di ricavarne il quadro complessivo dei sostenitori dell'indipendenza siciliana
             contro Roberto d'Angiò.

             PAROLE CHIAVE: Medioevo, Sicilia, Scomunica, Benedetto XII.

             AN ISLAND OF EXCOMMUNICATED MEN: SICILY, 1339
             ABSTRACT: Papal legates, appointed by Benedict XII, excommunicated in 1339 the king of Sicily,
             Peter of Aragon, and one hundred of Sicilian men, whose names were omitted in the Annales
             ecclesiastici. Their identification allows to estimate the extension of the measure, to enquire the
             criterion of condamnation, to suppose the sources of information and to draw a picture of the sup-
             porters of Sicily's independence against Robert of Anjou.

             KEYWORDS: Middle Ages, Sicily, Excommunication, Benedict XII.


                Alle insistenze degli ambasciatori di Roberto d’Angiò, che chiede-
             vano l’aggravamento delle pene spirituali e temporali, alle quali era
             stato sottoposto Federico III dalle condanne pronunciate dalla Sede
             Apostolica, perché il re di Trinacria le sopportava con disprezzo della
             Chiesa, il neoeletto Benedetto XII il 20 marzo 1335 rispose che in
             quanto vicario di Cristo, il quale cerca «non mortem peccatorum, sed
             vitam», sperava che Federico d’Aragona tornasse all’obbedienza della
             Chiesa «corde contrito et humiliato spiritu». Aggiunse tuttavia che, in
             attesa dell’arrivo degli ambasciatori dalla Sicilia, stava facendo riesa-
             minare i vecchi processi contro il re, per essere pronto a deliberare con-
                                                                      1
             tro di lui, se non fosse tornato alla devozione della Chiesa .
                Un legato apostolico, l’arcivescovo di Embrun, Bertrand de Deux, si
             preparava ad andare a trattare con Federico, ma re Roberto era d’in-
             tralcio  ad  ogni  iniziativa  di  pace,  perché  allestiva  una  armatam
             magnam da inviare nell’isola. Temendo che in tali turbatione, costituita





                1  Benoît XII, Lettres closes et patentes intéressant les pays autres que la France, ed.
             J.M. Vidal, Paris 1913-1950, n. 123, col. 29.


             n.43                            Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Agosto 2018
                                                      ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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