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benché solo dopo la morte di Giovanni II diverrà conte di Modica.
La famiglia, oltre che col conte di Modica, è presente nell’elenco, in
posizione più arretrata, anche con un terzo scomunicato, Enrico,
fratello di Manfredi II.
Non è indicato tra gli officiales scomunicati l’ammiraglio, perché era
lo stesso conte di Modica Giovanni II. Sono però elencati più avanti,
oltre a Manfredi II, altri due viceammiragli: Andrea de Ioffo di Messina 22
23
e Andrea Tagliavia di Palermo . Entrambi parteciperanno alla battaglia
di Lipari del 18 novembre 1339 e saranno catturati dagli angioini. Lo
Ioffo morì poco dopo a Napoli, dove fu sepolto. Il miles Andrea de Ioffo
aveva partecipato con Nicolò de Lauria nel 1338 all’ambasceria per
chiedere l’investitura a Benedetto XII. Il Tagliavia aveva sottoscritto a
quello stesso scopo la procura della città di Palermo.
24
Matteo Sclafani , al decimo posto iniziando dal re, apre il gruppo
dei tre maestri razionali, immediatamente seguito da Luigi Incisa 25 e
22 S. Fodale, Benedetto XII e il nullum jus di Pietro II sulla Sicilia: le scomuniche e l’in-
terdetto del 1339 cit., pp. 191, 200.
23 Chronicon Siculum, in R. Gregorio, Bibliotheca scriptorum qui res in Sicilia gestas
sub Aragonum imperio retulere, Panormi 1791, I, p. 254; G. e H. Bresc, Lavoro agricolo e
lavoro artigianale nella Sicilia medievale, in H. Bresc, Una stagione in Sicilia, Associazione
Mediterranea, Palermo, 2010, II, p. 491; M. Moscone, Un modello di documento semipub-
blico nella Sicilia tardomedievale: la designatio syndicorum di Palermo e Messina per l’am-
basceria del 1338 a Benedetto XII cit., p. 515.
24 A. Marrone, Repertorio della feudalità siciliana (1282-1390) cit., pp. 389-391; Id., I tito-
lari degli uffici centrali del Regno di Sicilia dal 1282 al 1390 cit., p. 344; M. Moscone, Un
modello di documento semipubblico nella Sicilia tardomedievale: la designatio syndicorum di
Palermo e Messina per l’ambasceria del 1338 a Benedetto XII cit., pp. 507, 514; M.A. Russo,
I testamenti di Matteo Sclafani, «Mediterranea-ricerche storiche», n. 5, dicembre 2005.
25 Miles, di Sciacca, dove nel 1330 fu procuratore di Leonardo Incisa nella causa
contro i figli del defunto Federico Incisa. Signore di San Bartolomeo. Nel 1334 fu uno
dei testimoni del testamento di Federico III. Parteciperà nel 1342 alla sommossa anti-
catalana di Messina. Nel 1349, quale procuratore di re Ludovico nelle trattative per il
matrimonio di Eleonora d’Aragona, imporrà all’infanta un giuramento che le consentirà
di lasciare il palazzo reale di Messina e di salpare con gli ambasciatori aragonesi per
sposare il re d’Aragona Pietro il Cerimonioso, con la promessa che non si sarebbe ado-
perata in soccorso dei catalani contro il Regno di Sicilia. Nel 1351 come maestro razio-
nale gli sarà chiesto dalla regina Eleonora di favorire l’assegnazione di una dote
conveniente per il matrimonio dell’infanta Eufemia con il re di Navarra. Nel 1353 la
regina gli invierà il suo secretarius per trattare una soluzione alle questioni rilevanti
del Regno di Sicilia. Morì il 1° novembre 1353. I. Peri, La Sicilia dopo il Vespro. Uomini,
città e campagne, 1282-1376, Laterza, Roma-Bari, 1982, p. 152; E. Pispisa, Messina
nel Trecento. Politica economia società, Intilla, Messina, 1980, pp. 175 s; H. Bresc, Le
gouvernement de l’étranger: aristocrates et marchands ‘experts’ à la cour de Sicile (1296-
1355), in Id., Una stagione in Sicilia, a cura di M. Pacifico, Associazione Mediterranea,
Palermo 2010, p. 197; L. Sciascia, Le donne e i cavalier, gli affanni e gli agi. Famiglia e
potere in Sicilia tra XII e XIV secolo, Messina 1993, pp. 217, 222, 226; A. Marrone, I
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Agosto 2018 n.43
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)