Page 252 - 1
P. 252

520                                                 Recensioni e Schede


                Questo  “monumento  spontaneo”      le, l’emozione più forte che determi-
                mostra di avere una forza comunica-  nano è lo scoramento per il destino
                tiva  molto  più  intensa  rispetto  a   tragico di quei ragazzi. Eppure con-
                quella affidata ai monumenti conce-  tinua il sacrificio di tanti giovani vite,
                piti ed eretti dopo la vittoria italiana   un sacrificio posto ogni giorno sotto
                della  prima  guerra  mondiale.  O  al-  ai nostri occhi dalla televisione che
                meno questa è l’impressione che si   sa  e  vuole  comunicare  emozioni  a
                prova  oggi  davanti  alle  opere  pro-  noi  spesso  rinchiusi  nelle  nostre
                mosse  e  realizzate  dopo  gli  anni   case, soli davanti a un video ma an-
                Venti del Novecento quando i monu-  cora capaci di accorrere in piazza per
                menti cittadini tentarono una sorta   testimoniare  sdegno  o  entusiasmo:
                di elaborazione pubblica del lutto (p.   le città restano luoghi ad alta densità
                412), cercarono di dar vita a un lin-  emotiva,  nonostante  infiniti,  perva-
                guaggio  semplice  ma  efficace  della   sivi e profondi mutamenti subiti da-
                memoria bellica, di rendere omaggio   gli uomini e dai luoghi. Chissà se fin-
                a un gran numero di caduti.         ché  c’è  emozione  c’è  possibilità  di
                   Personificazioni  della  Madrepa-  salvezza, di certo ora come nei secoli
                tria oggi suscitano meno emozioni di   scorsi  uno  spazio  urbano  vuoto,
                semplici liste di caduti che riportano   senza  persone,  senza  voci  ed  emo-
                date di nascita e di morte prematura   zioni non è una città, come osserva
                che gridano il nome di uomini di ogni   Elisa Novi Chavarria (p. 9), ma una
                condizione, morti, spesso inconsape-  scenografia e di questo spettrale sce-
                voli, perlopiù giovanissimi. Quelle li-  nario  oggi  abbiamo  tutti  vividi,  re-
                ste dovevano suscitare ammirazione   centi e drammatici ricordi.
                e  desiderio  di  emulazione  e  oggi,
                quando qualcuno si ferma a scorrer-       Maria Giuseppina Muzzarelli





































                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Agosto 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
   247   248   249   250   251   252   253   254   255   256   257