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Recensioni e Schede                                              519


                       Più privati, sussurrati e nascosti   confinario spesso determina nei mi-
                    erano  invece  i  gesti  di  chi  in  città   granti  l’interiorizzazione  della  fron-
                    praticava  l’ammaliamento:  ne  parla   tiera con il drammatico vissuto di es-
                    Vincenzo Lagioia nel saggio dedicato   sere  espellibili  e  deportabili  in  ogni
                    alle  strade  e  ai  vicoli  della  Bologna   momento (p. 360).
                    del XVII secolo nei quali vivevano e   La  lettura  dei  saggi  sui  piccoli
                    si  aggiravano  donne  capaci  di  se-  abbandonati  e  sui  confini  come  li-
                    gnare  i  corpi  o  di  proporre  malie  e   nea  di  demarcazione  fra  un  pre-
                    sortilegi per calamitare (e vere e pro-  sente drammatico dal quale si vor-
                    prie calamite avevano una parte im-  rebbe fuggire e la speranza in un fu-
                    portante  nelle  pratiche)  sentimenti   turo migliore mi ha richiamato alla
                    ed  emozioni:  «i  luoghi  abitati  dalla   memoria  le  scene  angosciose  re-
                    comunità  non  sono  solo  provvisori   centi di bambini consegnati ai sol-
                    contenitori ma spazi emotivi che ac-  dati americani da madri e padri af-
                    colgono le parole, i gesti e le azioni di   gani pronti a tutto pur di assicurare
                    chi li abita» (p. 304).             ai figli una vita migliore della loro al
                       Fra i gesti e le azioni cariche di   di  là  del  filo  spinato  invalicabile.
                    emozioni  e  capaci  di  comunicare   Questo nei nostri civilissimi tempi e
                    emozioni  vi  erano  quelle  di  chi  ab-  nella  terza  e  ultima  parte  del  vo-
                    bandonava  neonati  depositandoli   lume  è  soprattutto  la  contempora-
                    nelle Ruote destinate ad accogliere i   neità  a  parlare  della  diade  città-
                    piccoli che le famiglie non potevano   emozioni (con l’eccezione del saggio
                    crescere. Possiamo tentare di imma-  di Militello sull’acropoli di Scicli e di
                    ginare gli stati d’animo e in qualche   quello di Sylvène Edouard su devo-
                    caso  anche  ricostruirli  grazie  a  bi-  zione ed emozione fra XV e XVI se-
                    gliettini,   oggetti   d’accompagna-  colo). I contributi di Maria Rosaria
                    mento, elementi simbolici di drammi   Nappi  e  di  Rossella  Cancila  dialo-
                    e desideri che Carmela D’ Ario e Ma-  gano a distanza fra di loro. Il primo
                    rine Goburdhun hanno cercato di ri-  (I movimenti ai caduti della Grande
                    costruire  per  la  Real  Santa  Casa   Guerra in Campania. Percorso emo-
                    dell’Annunziata di Napoli. Sono sto-  zionale)  tratta  il  tema  dei  monu-
                    rie che ci colpiscono lontane, ma non   menti  ai  caduti  della  Guerra  del
                    lontanissime dalle nostre vite attuali   1915-18, mentre nel secondo si af-
                    che conoscono bene l’esperienza e il   fronta  il  tema  dell’omaggio  al  giu-
                    grumo  di  sentimenti  legati  al  tema   dice Giovanni Falcone, assassinato
                    del confine. L’essere sul confine, se-  nel 1992. Si è trattato di un omag-
                    gnare  un  confine  fa  di  una  città  di   gio  reso  volontariamente  da  centi-
                    frontiera  un  luogo  di  emozioni:  ne   naia di cittadini che per esprimere
                    parla  Nina  Bacchini  a  proposito  di   rabbia e sdegno sono accorsi in pel-
                    Ventimiglia, città ligure a una decina   legrinaggio  presso  l’abitazione  del
                    di  chilometri  dalla  frontiera  fran-  giudice  e  affisso  messaggi  sul
                    cese. Punto di passaggio, crocevia di   tronco di un albero davanti al por-
                    migrazioni, Ventimiglia è stata e con-  tone della casa del giudice: per con-
                    tinua  a  essere  luogo  di  vivide  spe-  dividere emozioni, sensazioni, pen-
                    ranze e di cocenti delusioni e ancora   sieri (p. 454). Dall’iniziativa sponta-
                    oggi  è  un  importante  osservatorio   nea è nato un “albero della legalità”
                    delle  dinamiche  migratorie.  Nelle   che ha ispirato altri analoghi “alberi
                    città  di  confine  si  registrano  e  giu-  amici”.  «Quel  ficus  magnolia  dal
                    stappongono  in  chi  vi  abita  senti-  1992 è diventato un altare civile, un
                    menti diversissimi, di solidarietà e di   monumento  davanti  al  quale  so-
                    fastidio, di accoglienza e di respingi-  stare  in  silenzio,  forse  anche  pre-
                    mento e l’esperienza del dispositivo   gare, oppure manifestare» (p. 456).



                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Agosto2022
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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