Page 206 - Mediterranea 43
P. 206

412                                                 Recensioni e schede



           XXVI). Inoltre, il suo scritto si poneva  L’opera  dell’autore  acese,  la  cui
           in continuità con l’opera di Domenico  stesura  era  iniziata  allorché  l’isola
           Scinà, «suo maestro, le cui ricerche  faceva parte del Regno delle Due Sici-
           tenevano  assieme  un  deciso  rifiuto  lie,  mantenne  la  propria  attualità
           del  modello  culturale  napoletano  e  anche  negli  anni  successivi  e  si
           l’esaltazione della caratteristiche pro-  inserì,  come  sottolinea  Girardi,  in
           prie dell’isola, che solo in seguito a  «quell’ampia  messe  di  scritti  mossi
           lunghi secoli di splendore, ai quali si  da  motivi  autonomistici  che  anche
           era giunti grazie all’arrivo dei coloni  negli anni dell’Unità d’Italia, quando
           greci, era precipitata, a seguito del-  a Torino le cose e le glorie di Sicilia
           l’invasione romana, in un drammatico  apparivano come argomenti lontani e
           e irreversibile periodo di decadenza.  di scarso interesse, continuarono a
           I lavori di Scinà insistevano proprio  raccogliere  il  plauso  di  una  parte
           sul passato greco di Sicilia, celebrato  consistente  del  mondo  politico  e
           come il primo significativo processo  intellettuale isolano» (p. XXXI).
           di civilizzazione di una regione d’Italia»
           (p. XXV).                                             Daniele Palermo













































           Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Agosto 2018       n.43
           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
   201   202   203   204   205   206   207   208   209   210