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Recensioni e schede                                              411



             presero ad articolare il portato della  della civiltà isolana, ritenuta ante-
             rispettiva  tradizione  antiquaria  sul  riore a quella greca e a quella etru-
             metro di un rinnovato interesse d’im-  sca; i cui progenitori erano stati gli
             pronta  romantica  verso  le  identità  “atalanto-siculi” o “atalanto-pelasgi”
             locali e in ossequio al confronto po-  che avevano vissuto nella parte più
             litico… in atto tra Napoli e la Sicilia»  feconda dell’isola di Atlantide. Come
             (p. XV).                            sottolinea il curatore, secondo Vigo,
                Vigo fu «acerrimo sostenitore» del-  «la storia di Sicilia iniziava … proprio
             l’indipendenza della Sicilia tanto nel  con il mitologico inabissamento della
             1820,  quanto  nel  1848  e  nei  mesi  favolosa  patria  di  tutti  gli  dei,  che
             che  precedettero  l’unificazione  na-  aveva bruscamente chiuso un capi-
             zionale  le  posizioni  da  lui  assunte  tolo fondamentale nel percorso della
             devono essere inquadrate in un «mon-  civilizzazione del mondo intero, che
             do politico e culturale isolano … in  poté tuttavia tornare a fiorire, sempre
             bilico  tra  chi  aveva  ormai  fatto  la  secondo  le  ricostruzioni  del  mar-
             scelta italiana» e coloro che «sempre  chese, a partire dall’isola di Trina-
             rimasero sul punto di una primazia  cria, dove si erano nel frattempo ra-
             siciliana nel contesto di un comune  dicati e sviluppati i siculi, “pelasgi e
             processo  di  civilizzazione  italiana».  originarii dell’isola”, e i sicani, “re-
             Proprio  alla  vigilia  dell’Unità,  nel  siduo dei sommersi atalanti”». Una
             1857,  l’intellettuale  acese  pubblicò  nuova «epoca di splendore» coincise
             una raccolta di canti popolari siciliani.  con l’arrivo dei Greci, mentre l’inva-
             Si trattava di un progetto finalizzato  sione  romana  segnò  l’inizio  di  un
             a sottolineare la superiorità dei sici-  lungo  declino  durato  fino  all’inizio
             liani sui napoletani: gli «antichi siculi»  della  presenza  normanna,  «ultimo
             sarebbero stati la «prima popolazione  periodo  di  grandezza  dell’isola»  e
             italica» e la lingua siciliana sarebbe  conclusione della narrazione di Vigo
             stata  alla  base  di  tutte  le  parlate  (pp. XXI-XXII).
             della  penisola  italiana,  compreso  il  L’autore  perseguì  l’intento  di  di-
             toscano di Dante (p. XVI). La pubbli-  mostrare  le  sue  tesi  attraverso  «un
             cazione  dei  Canti  popolari  siciliani  articolato  saggio  di  storia  antica  e
             inaugurò il duraturo filone di studi  medievale, di archeologia, di filologia,
             sul folklore siciliano.             di linguistica e di antiquaria … sulle
                Il medesimo obiettivo ispirò i due  straordinarie  peculiarità  di  Sicilia»
             volumi  della  Protostasi  sicula. Nel  (p. XXI); questo si inseriva nell’ampio
             manoscritto – a cui Vigo cominciò a  dibattito  sull’idea  che  gli  etruschi
             lavorare  nel  1858,  che  interruppe  fossero progenitori e “civilizzatori” di
             più  volte  e  lasciò  incompiuto  -  la  tutti i “popoli” della penisola. E sul
             confutazione del mito di Atlantide è  «terreno» della storia dell’isola, Vigo
             funzionale all’affermazione della su-  «incrociava le sue tesi con quelle di
             periorità  della  civiltà  del  “vecchio  tre  personalità  che  molto  dovettero
             continente” su quelle extraeuropee  influire sulla Protostasi e che sugge-
             e dell’“autonomia” della Sicilia, tanto  rirono  criteri,  ispirazioni  e  spunti
             nel panorama degli stati preunitari  utili alla realizzazione dell’architettura
             quanto  in  quello  del  neocostituito  dell’opera» come Nicolò Palmeri, Vin-
             stato unitario, proprio per l’antichità  cenzo  Natale  e  Michele  Amari  (p.


             n.43                            Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Agosto 2018
                                                      ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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