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Recensioni e Schede 761
tratta è davvero vasto: Impero Otto- Il capitolo Una schiavitù reciproca
mano e sue reggenze, penisola ita- focalizza l’attenzione sull’assenza di
liana, penisola iberica, Francia, memoria e percezione della storio-
Russia e Balcani. grafia sulla schiavitù mediterranea
Nell’introduzione l’autore citan- in età moderna, riscoperta piena-
do Fernand Braudel La Méditerra- mente solo grazie agli studi dell’ini-
née et le monde méditerranéen zio del XXI secolo. Bono, inoltre fa
(1949) afferma che il mondo medi- un interessante excursus storico
terraneo con le sue numerose civiltà sulla schiavitù dall’antichità al XIX
e culture non può essere ridotto alla secolo ponendo l’attenzione sulla fi-
dimensione geopolitica attuale, ma lologia della parola schiavo. L’autore
all’epoca in termini spaziali andava afferma che da sclavus – termine la-
dall’Islanda allo Yemen e dal Sahara tino per designare i prigionieri-
agli Urali. Inoltre, Bono tende a pre- schiavi principalmente slavi, che nei
cisare che la schiavitù mediterranea secoli dell’alto medioevo giungevano
non è riconducibile a un sistema ma in occidente dalle coste orientali
corrisponde a una molteplicità di adriatiche – siano derivate nelle varie
pratiche e situazioni. Metodologica- lingue europee le parole: schiavo,
mente, come ha già sottolineato nei sklave, esclave, slave etc. (p. 25). Il
suoi lavori precedenti, lo storico ita- vero obiettivo del capitolo è presen-
liano preferisce l’utilizzo del termine tare le caratteristiche della schiavitù
schiavo per tutti gli esseri umani mediterranea che sono “reciprocità”
catturati e ridotti in schiavitù nel e “reversibilità”. La reciprocità per-
Mediterraneo e non utilizza il ter- ché gli abitanti delle sponde mediter-
mine captivo che utilizza Michel ranee potevano trovarsi schiavi nel
Fontenay e che è ancora largamente Sud Europa e di conseguenza in
utilizzato dalla storiografia francese. qualsiasi paese europeo anche del-
La differenza tra captivo e schiavo l’entroterra, tanto come nel Nord
consiste nella transitorietà della Africa e nell’impero ottomano.
condizione del primo e nella perma- La reciprocità, quindi, poteva es-
nenza della condizione del secondo. sere nello scambio di schiavi e
Nella schiavitù mediterranea, però, nell’economia del riscatto di questi
erano presenti anche africani neri uomini che è stata una caratteristica
che erano schiavi e molti ottomano- fondamentale della schiavitù nelle
maghrebini non riuscivano a tornare due sponde del Mediterraneo. La re-
in patria pur essendo “captivi”, versibilità invece è una componente
quindi alla fine erano schiavi sino essenziale perché uno schiavo po-
alla morte. Gli schiavi europei ave- teva uscire dalla sua condizione di
vano maggiori possibilità di riscatto non libertà tramite molteplici vie:
rispetto agli schiavi dell’impero ot- un riscatto; la fuga; la conversione
tomano, ma anch’essi potevano re- e la manomissione; l’autoriscatto.
stare in schiavitù nel Nord Africa In realtà come afferma Bono la reci-
per tutta la vita oppure, una volta procità valeva solo per gli schiavi ot-
liberati, decidere di non tornare nel tomani, non per i neri dell’Africa
territorio di origine. Il volume dopo sub-sahariana. Questi ultimi si in-
l’introduzione si divide in quattro serivano nella schiavitù mediterra-
capitoli: Una schiavitù reciproca; nea sia nei paesi islamici che euro-
Schiavi e padroni; Ritorno alla li- pei, gli studi ne hanno sempre sot-
bertà e Altre letture. tostimato l’importanza. Per quanto
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Dicembre 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)