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152 Erica Joy Mannucci
era, «come privato però, legato in qualche amicizia» con Franklin . Pio
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tentava di distinguere i suoi sentimenti personali – nei quali giocava
sicuramente un ruolo la convinta appartenenza massonica comune a
lui, Filangieri e Franklin – dalle relazioni richieste dal suo ruolo. Le
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sue missive presenti nei Papers of Benjamin Franklin mantengono il
tono della corrispondenza ufficiale, compreso l’impegno a fare avere a
«Sa Majesté Sicilienne» una copia delle Costituzioni dei tredici Stati for-
nita da Franklin.
Un episodio tuttavia lascia trapelare l’entusiasmo di Pio per la
nuova Repubblica, simile a quello dello stesso Filangieri. Il 20 marzo
1783, Pio sollecita Franklin chiedendo se sia pronta la medaglia cele-
brativa della Repubblica americana che stava facendo coniare e se può
averne una in dono. Appena un mese dopo, ringrazia calorosamente:
«M. de Pio a reçu avec le plus grand plaisir La Medaille, dont Monsieur
Franklin a bien voulu lui faire le genéreux present. Il a l’honneur (…)
de lui temoigner toute sa reconnaissance» .
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Doveva trattarsi della medaglia d’argento nota come Libertas
americana, disegnata dallo stesso Franklin insieme a Esprit-An-
toine Gibelin e prodotta a Parigi in quell’anno da Augustin Dupré.
A marzo le gazzette di tutta Europa già ne parlavano e l’abate Mo-
rellet ne stese una descrizione su richiesta dell’amico americano .
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Franklin la portò in dono a Luigi XVI l’8 aprile. Da notare, in questa
medaglia che celebra anche l’alleanza con la Francia, la presenza
del simbolo del berretto frigio su un’asta (posto dietro al busto della
Libertà con i capelli al vento sulla faccia anteriore, che reca in
62 D. De Martino, Gaetano Filangieri e Benjamin Franklin, Museo civico Gaetano Fi-
langieri, Napoli, 24 aprile 2019 (https://filangierimuseo.it, consultato il 22 aprile 2022)
e M. D’Agostini (a cura di), Gaetano Filangieri e Benjamin Franklin cit., p. 20.
63 A. Trampus, Introduction, in B. Constant, Écrits politiques. Commentaire sur l’ou-
vrage de Filangieri, a cura di K. Kloocke e A. Trampus, Oeuvres complètes, XXVI, De
Gruyter, Berlin-Boston, 2012, ricorda che, oltre alla traduzione di J.-A. Gallois che ef-
fettivamente fu pubblicata, erano state lanciate altre iniziative per tradurre l’opera di
Filangieri e una di queste era stata promossa da Luigi Pio con Claude La Fisse (o La-
fisse), membro della celebre loggia parigina Saint-Jean d’Écosse du Contrat social, pp.
23-60: p. 46. È a questa impresa che si riferisce Pio nella lettera a Franklin del 10 agosto
1783, in cui parla di un «homme de lettres ici fort de ses amis», quindi di un lavoro a
più mani: From de Pio, unpublished, 10 August [1783], in The Papers of Benjamin Frank-
lin, Sponsored by the American Philosophical Society and Yale University, Digital Edi-
tion by the Packard Humanities Institute, https://franklinpapers.org, 640092 = 040-
u181.html.
64 From de Pio, unpublished, 20 April 1783, https://franklinpapers.org, 639556 =
039-u360.html.
65 From the Abbé André Morellet to Franklin, 31 March, 1783 e Franklin and Morellet:
‘Explanation of a Medal Struck by the Americans in 1782 [c. May 1783], in The Papers of
Benjamin Franklin cit., vol. 39, https://founders.archives.gov/documents/Franklin/
01-39/02/0359.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)