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150 Erica Joy Mannucci
messaggi, non godendo del favore dei diplomatici americani a Parigi
in quegli anni . Il nuovo ambasciatore americano Albert Gallatin
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aveva invece invitato Pio per conoscerlo e si era offerto di fargli da
tramite per la corrispondenza con Jefferson. Pio diceva di conoscere
bene, a Parigi, anche un certo Mr. Parker, che si circondava però di
«mauvais sujets». In ogni caso, dopo la Restaurazione non aveva evi-
dentemente avuto difficoltà a riattivare le sue relazioni americane
nella capitale francese.
Il modo in cui Pio chiudeva la lettera del 1816 a Jefferson fornisce
un ulteriore indizio dell’influenza duratura del loro incontro. Dichia-
rava infatti che a un segnale dell’ex presidente lui, pur divenuto ormai
«un instrument faible, et cassé», sarebbe ridiventato quello di
trent’anni prima: «le nom de Jefferson m’électrisera», scriveva. E non
appare casuale che evocasse con la scelta del verbo il linguaggio degli
anni d’oro della Rivoluzione: per lui, Jefferson era stato uno dei mae-
stri di rivoluzione. Significative erano anche le «salutations philosophi-
ques», allusione al laicismo – non dimentichiamo che uno dei grandi
temi politici di Jefferson fu proprio la libertà religiosa – e all’apparte-
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nenza massonica condivisi.
La risposta di Jefferson da Monticello, datata 13 giugno 1817, con-
ferma la loro familiarità di un tempo. La lettera di Pio gli evoca tanti
ricordi del passato, dice, «and many of them past with you». Confronta
i loro destini successivi: «you have seen the horrors of Robespierre, the
tracasseries of the Directory, the unprincipled aggressions of Bona-
parte on every human right. My destiny has been smoother (…)». Or-
mai, alla loro età, soggiungeva Jefferson, non stava più a loro preoc-
cuparsi dei problemi attuali. Nella chiusa quest’uomo poco espansivo
si spingeva a parlare di «strong sentiments» di stima nei confronti di
Pio, che avrebbe conservato per il resto della vita .
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L’ambasciatore Gallatin continuò a fare da tramite, come leggiamo
nell’ultima lettera, ricevuta dall’ex presidente il primo maggio 1819.
56 Louis Pio to Thomas Jefferson, 29 August 1816, in The Papers of Thomas Jefferson,
Retirement Series cit., vol. 10, pp. 353-355, https://founders.archives.gov/docu-
ments/Jefferson/03-10-02-0240.
57 Basti già pensare alle dure parole sulla violenza nella storia cristiana in T. Jeffer-
son, Notes on the State of Virginia (1785), che citiamo, visto il contesto, nella traduzione
di André Morellet, Observations sur la Virginie par M. J ***, Barrois, Paris, 1786, in par-
ticolare pp. 312-313.
58 Thomas Jefferson to Louis Pio, 13 June 1817, in The Papers of Thomas Jefferson,
Retirement Series cit , vol. 11, https://founders.archives.gov/documents/Jefferson/03-
11-02-0362. Sul rapporto con la Rivoluzione francese di Jefferson si è soffermato J.
Israel, The Expanding Blaze. How the American Revolution Ignited the World, 1775-1848,
Princeton University Press, Princeton-Oxford, 2017, mantenendo un paradigma inter-
pretativo imperniato sulle contrapposizioni ideologiche che non contemplerebbe rela-
zioni così importanti con “giacobini” come Pio.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)