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Élite senza frontiere dentro e fuori la Monarchia spagnola 711
Inutile dire quanto in ambito Detto in altre parole, non tutto
militare la mediazione di perso- può essere spiegato al livello oriz-
naggi influenti a livello locale fosse zontale e informale delle reti fa-
a maggior ragione di fondamentale miliari e clientelari, senza dare il
importanza nei domini diretta- giusto peso ai rapporti verticali
mente soggetti alla Monarchia, in tra Stato moderno in costruzione
particolare quelli di rilevante peso ed élite: senza gli spazi istituzio-
strategico, come il ducato di Mi- nali creati e governati dal primo,
lano. Lo illustra bene nel suo con- insomma, le seconde non avreb-
tributo al volume Mario Rizzo, il bero avuto le opportunità di asce-
quale dopo aver analizzato i riflessi sa politica e sociale che fecero la
dello stretto legame tra Stato, ari- loro fortuna.
stocrazia e guerra nei testi letterari Lo confermano quei casi in cui
e politici cinque-seicenteschi (Ca- entrambi gli attori – Stato ed élite
stiglione, Machiavelli, Botero, Cam- – entrano in conflitto e uno dei
panella, Richelieu, Hobbes, Cer- due è costretto a soccombere o a
vantes, Shakespeare), “testa” tale ridimensionare le sue pretese, te-
teoria sul campo di osservazione matica che mi pare accomuni un
milanese, dove «una grande po- terzo gruppo di saggi contenuti
tenza strutturata come la monar- nel volume. Significativo a questo
chia composita degli Austrias po- proposito è il contributo di Antonio
teva ricorrere all’apporto strategico Jiménez Estrella, nel quale viene
dei maggiorenti provinciali essen- ben descritta l’opera di mediazione
zialmente per tre ragioni: consoli- svolta dai Mendoza nei confronti
dare ‘in periferia’ il consenso nei della locale minoranza morisca.
riguardi del potere centrale impe- Essi, infatti, sfruttando la loro po-
riale; acquisire know-how e capa- sizione di titolari della Capitanía
cità di leadership in campo mili- General del regno di Granada, riu-
tare; reclutare soldati di vario ge- scirono per quasi 80 anni ad “am-
nere e grado» (p. 269). morbidire” la politica inquisitoriale
Ancora una volta, dunque, reti dettata da parte della Suprema,
locali di competenze di cui il po- per esempio in materia di confisca
tere centrale si avvantaggia per il dei beni dei condannati e di divieti
raggiungimento dei suoi obiettivi, rituali e cultuali. In tal modo ga-
ma non solo. C’è infatti anche rantirono la tenuta del “patto fi-
l’altra faccia della medaglia, per- scale” con la comunità mudéjar e
ché «a monte (e a valle) di tali ‘iti- nello stesso tempo favorirono i
nera clientelari’ stavano ineludibili propri interessi economici e raf-
premesse e stringenti esigenze di forzarono il loro potere. Non poteva
carattere geopolitico, strategico, però che trattarsi di un equilibrio
economico-finanziario, le quali instabile, destinato a saltare con
influenzavano pesantemente le la rivolta delle Alpujarras del 1567:
opzioni e i comportamenti degli la stretta confessionale della Mo-
attori in competizione» (p. 278). narquía católica non poteva più
n.41 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIV - Dicembre 2017
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)