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              Su questo passaggio a mio avviso  l’Italia liberale. Ma non certo minore
           forse non si è riflettuto abbastanza.  fu il rilievo della scelta che negli anni
           Giustamente di De Sanctis si è sot-  Cinquanta egli fece a favore di uno
           tolineata  l’attività  politico-istituzio-  stato nazionale italiano, senza cedi-
           nale di primo piano svolta nel periodo  menti a ipotesi di sopravvivenze auto-
           postunitario, quando, eletto deputato  nomistiche di uno stato meridionale
           nel 1861, fu ministro dell’istruzione  foss’anche a regime murattiano. Fu
           prima con Cavour e Ricasoli, poi con  grazie,  infatti,  soprattutto  all’opera
           i  governi  di  sinistra  nel  1878  e  dal  pubblicistica  di  De  Sanctis  che  gli
           1879 al 1881. Si è giustamente ricor-  esuli meridionali aderirono in blocco
           data  la  sua  condanna  inflessibile  alla  strategia  cavouriana  e  alla
           della  “corruttela  politica”,  la  critica  Società nazionale, e senza la spinta
           radicale  alle  chiuse  consorterie  di  materiale e morale degli esuli meri-
           Destra e Sinistra che di fatto ostaco-  dionali e della tradizione storica che
           lavano  lo  sviluppo  di  una  piena  e  essi  impersonavano  Garibaldi  non
           sana vita democratica, il suo rifiuto  sarebbe mai partito da Quarto e Vit-
           della progressiva chiusura dell’oriz-  torio  Emanuele  II  non  avrebbe  mai
           zonte  della  rappresentanza  politica  varcato il Tronto.
           del  Nord  e  del  Sud  a  vantaggio  di  Il  Mezzogiorno  non  fu  conqui-
           ristretti interessi settoriali e territo-  stato,  ma  diede  il  là  decisivo  alla
           riali e il suo richiamo alla necessità  nascita del Regno d’Italia, con l’ap-
           di un respiro politico nazionale del-  porto dei suoi esuli, del suo ceto civile
           l’attività  del  governo  e  del  parla-  e  dei  suoi  contadini  che  combatte-
           mento; infine il suo conseguente con-  rono nelle file dei volontari garibaldini
           creto tentativo di dar vita a un nuovo  sul Volturno, per avere una vita poli-
           partito di centro-sinistra che sbloc-  tica, civile e materiale che i Borbone
           casse  il  sistema  politico  italiano.  avevano loro negato.
           Tutto  ciò  conserva  di  certo  una
           grande  importanza  nella  storia  del-              Guido Pescosolido

























           Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIV - Dicembre 2017    n.41
           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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