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274 Salvatore Ciriacono
connessioni più stringenti . La microstoria, salutata come un’innova-
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zione importante ed originale nella ricerca storica si trova ora a con-
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frontarsi con un percorso che sembra muoversi nella direzione oppo-
sta, vale a dire la «World History» (alcuni storici, soprattutto di matrice
francese, la vogliono interpretare come «Histoire Mondiale») distinta a
sua volta dalla «Global history». Credo tuttavia innegabile che quest’ul-
tima e/o la World History (con le diverse accezioni e premesse meto-
dologiche che non sono trascurabili, e che non possiamo analizzare in
questa occasione, come del resto le puntualizzazioni e la convergenza
fra la stessa microstoria e la storia globale) rispondano in misura ine-
ludibile a ciò che avviene nel mondo .
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Si sono interpretati come dei processi fondamentali fra la fine del
Quattrocento e il Cinquecento la scoperta e la valorizzazione del Nuovo
Mondo, con le note ricadute sul Mediterraneo e sulla Repubblica di
Venezia in particolar modo.
Una città-mondo, come l’ha definita Fernand Braudel, la quale pur
avendo aperto le vie terrestri con il mondo asiatico e quindi in prospet-
tiva con il Pacifico, alla fine ne sarebbe risultata esclusa. I Portoghesi
prima (isolatamente e in seguito in una unione problematica con la
monarchia spagnola), gli Olandesi poi, nonché gli Inglesi e i Francesi
(forti delle loro compagnie commerciali ma anche con assetti istituzio-
nali che superavano inevitabilmente gli interessi cittadini, quali sia
Venezia sia gli altri stati regionali italiani mantennero troppo a lungo),
rintuzzarono ogni velleità espansiva della Repubblica. Fu in questa
transizione da un’economia di scambio a un’economia-mondo che la
Repubblica estrinsecò i suoi limiti . Inevitabilmente Venezia dovette, o
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fu costretta, nel corso della prima età moderna a limitare gli spazi della
propria presenza marittima – premessa delle proprie capacità espan-
sive, produttive e manifatturiere – sostanzialmente al Mediterraneo ma
non meno a quello orientale (il quale ultimo le permise tuttavia di
1 Mi sia acconsentito di rinviare al mio saggio The Early Modern «Silk-Road». The Role
of European, Chinese, and Russian Trade Reassessed, «Comparativ», 29, 2019, pp.118-
134.
2 Sulla microstoria e i suoi percorsi cfr. ora il numero speciale di Past & Present,
vol.242, Issue Supplement, 14 November 2019.
3 Histoire globale, mondialisations et capitalisme, sous la direction de Ph. Beaujard,
L. Berger, Ph. Norel, La Découverte, Paris, 2009; P. O’Brien, Historiographical tradi-
tions and modern imperatives for the restoration of global history, «Journal of Global His-
tory», vol. 1, Part 1, March 2006, pp.3-39; S. Beckert, D. Sachsenmaier, Global History,
Globally. Research and Practice around the World, Bloomsbury Academic, London, 2018.
4 F. Braudel, Civilisation, économie et capitalisme, XVe-XVIIIe siècle. 2. Les jeux de
l'échange; 3. Le temps du monde, A. Colin, Paris, 1979; G. Marcocci, L’Italia nella prima
età globale (ca.1300- 1700), «Storica», 60, 2014, pp.7-50; P. de Zwart and J. Luiten van
Zanden, The Origins of Globalization. World Trade in the Making of the Global Economy,
1500-1800, Cambridge University Press, Cambridge, 2018.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Agosto 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)