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Recensioni N.44_9  14/12/18  09:33  Pagina 628






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                    La questione algerina, risolta da  e dai social-network. Aleppo, «terza
                 Charles De Gaulle, che riesce a te-  città  dell’impero  ottomano»  –  rileva
                 nere a bada gli ambienti militari più  Mascilli Migliorini –, crocevia e centro
                 reazionari,  è  una  spina  nel  fianco  commerciale di prim’ordine, «città di
                 della Francia, che va incontro a una  pace, non di guerra». Aleppo, marto-
                 vera e propria crisi etico-politica, ri-  riata dal terribile conflitto che infuria
                 manendo impigliata nella dramma-    in Siria dal 2011.
                 tica aporia di voler perseguire i propri  Non è casuale la scelta di chiudere
                 disegni egemonici in nome dei prin-  con Aleppo; sembra dettata, a dire il
                 cipi  e  degli  ideali  compendiati  nei  vero,  dall’intento  di  raccogliere  la
                 Diritti universali. Tuttavia, come sot-  lontana  esortazione  di  Marc  Bloch
                 tolinea  Mascilli  Migliorini,  il  nodo  (1932)  a  «chinarsi  sul  presente»,  a
                 dell’Algeria, colonia dal 1830 e parte  rivolgere al passato una serie di do-
                 della storia della potenza transalpina,  mande alla luce dei problemi, delle
                 va ben al di là di un sia pur rilevante  tensioni e inquietudini che segnano
                 problema  francese,  inscrivendosi  il  nostro  tempo.  Anche  da  qui  la
                 nell’agenda della politica internazio-  scelta di assumere il Mediterraneo,
                 nale, contraddistinta in quella fase –  tornato strategicamente centrale dopo
                 sotto la spinta del mutamento siste-  una  lunga  perifericità,  come  punto
                 mico delle sue relazioni – dal netto  per intraprendere un viaggio ai confini
                 ridimensionamento  dell’Europa  nel  dell’alterità, dentro le battaglie della
                 quadro  del  bipolarismo  sovietico-  memoria e dentro gli sguardi incro-
                 statunitense.                       ciati tra Oriente e Occidente. Tempo
                    Il modernista napoletano si con-  e spazio, geografia e storia dunque:
                 geda  dal  lettore  con  un  breve  ma  lo  spazio,  gli  spazi  nel  tempo;  il
                 denso  epilogo sulla  sparizione  dei  tempo, i tempi nello spazio, affinché
                 piccioni di Aleppo, sostituiti da molto,  l’Europa – è questo l’implicito, sotteso
                 nel loro ruolo di messaggeri di notizie,  suggerimento del testo – ripensi e ri-
                 dagli strumenti della comunicazione  conosca  il  Mediterraneo  e,  così  fa-
                 di  massa,  oggi  dall’inondazione  di  cendo, riconosca se stessa.
                 informazioni provenienti da Internet               Francesco Soverina

























                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Dicembre 2018     n.44
                 ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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