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12 Daniela Saresella, Paolo Zanini
particolare rilievo nel caso italiano: i governi repubblicani, ripren-
dendo una tradizione di lungo periodo della politica estera del nostro
Paese, mostrarono a lungo un forte e crescente interesse per il Medio
Oriente, proponendo a più riprese l’idea dell’Italia come realtà “ponte”
nei confronti del mondo arabo e musulmano, secondo una linea inter-
pretativa che divenne particolarmente suggestiva dalla metà degli anni
Cinquanta. In questa prospettiva, i governi via via succedutisi a Roma,
tutti a forte egemonia cattolica, si avvantaggiarono delle evidenti si-
nergie esistenti con la politica della Santa Sede, impegnata a preser-
vare per quanto possibile spazi di convivenza che garantissero la pre-
senza cristiana anche sulle coste meridionali e orientali di un Medi-
terraneo sempre più segnato dall’affermazione dei contrapposti nazio-
nalismi . Pur con indubbie ambiguità e non senza iniziative talvolta
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contradditorie, tale proiezione della politica italiana permise al nostro
Dodecaneso italiano (1945-1950), in «Clio. Rivista trimestrale di studi storici», 37, 4
(2001), pp. 649-687. In questa sede sembra utile ricordare anche gli interessanti studi
sull’esilio politico degli universitari e dei rifugiati greci durante la dittatura dei colon-
nelli, tra cui N. Kleitsikas, The Greek Student Movement and the Anti-dictatorial Struggle
in Italy, Athens, 2000, [in greco]; K. Kornetis, Una diaspora adriatica: la migrazione degli
studenti universitari greci in Italia, in G. Minardi e E. Cocco (a cura di), Immaginare
l’Adriatico, Franco Angeli, Milano, 2007, pp. 151-168.
6 Sul concetto dell’Italia come Paese “ponte” tra Occidente e mondo arabo, divenuto
uno dei perni della politica mediorientale dell’Italia a partire dagli anni Cinquanta so-
prattutto ma non esclusivamente in rapporto al conflitto arabo-israeliano, cfr. L. Cre-
monesi, Dal rispetto del boicottaggio arabo alle ambizioni di mediazione Italia e Israele
verso la crisi di Suez, in E. Di Nolfo, R. Rainero, B. Vigezzi (a cura di), L’Italia e la politica
di potenza in Europa (1950-1960), Marzorati Editore, Settimo Milanese, 1992, pp. 103-
132, a p. 108; L. Riccardi, Il “problema Israele”. Diplomazia italiana e Pci di fronte allo
Stato ebraico (1948-1973), Guerini, Milano, 2006, pp. 65-157. Sulla declinazione cultu-
rale di tale proiezione, che ebbe il proprio principale artefice in Giorgio La Pira e nella
sua sensibilità per la comune origine abramitica dei tre grandi monoteismi affacciati sul
Mediterraneo, vedi M. Giovannoni, Il grande lago di Tiberiade. Lettere di Giorgio La Pira
per la pace nel Mediterraneo, Polistampa, Firenze, 2006; M.C. Rioli (a cura di), Ritornare
a Israele. Giorgio La Pira, gli ebrei, la Terra Santa, Edizioni della Normale-Fondazione La
Pira, Pisa-Firenze 2016. Circa le principali coordinate dell’azione diplomatica della
Santa Sede nella regione durante la seconda metà del Novecento, cfr. J.B. Hehir, The
Catholic Church and the Middle East. Policy and Diplomacy, in K.C. Ellis (ed.), The Vati-
can, Islam, and the Middle East, Syracuse University Press, Syracuse, 1987, pp. 109-
124; M. Borrmans, La politica mediorientale della Santa Sede, in G. Barberini (a cura
di), La politica internazionale della Santa Sede 1965-1990, ESI, Napoli, 1992, pp. 91-
101; S. Ferrari, The Vatican and the Middle East during the Pontificate of John Paul II, in
M.J. Breger (ed.), The Vatican-Israel Accords. Political, Legal and Theological Contexts,
University of Notre Dame Press, Notre Dame, 2004, pp. 276-306. Per quanto concerne
l’importanza attribuita dalla diplomazia vaticana e dallo stesso magistero pontificio al
tema della coabitazione tra fedi diverse nel Mediterraneo orientale, e al ruolo del Libano
come esempio di Paese ove tale principio di «convivialité» si realizzava concretamente,
cfr. A. Riccardi, Il potere del papa: da Pio XII a Paolo VI, Laterza, Roma-Bari, 1988, p.
135; S. Ferrari, Verso una nuova politica mediterranea della S. Sede, «Rivista di studi
politici internazionali», 75, 1 (2008), pp. 37-51, a p. 42.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)