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                gresso di Storia della Corona d’Aragona» (1955, pubblicati a Barcel-
                lona 1970, vol. II) sono stati ristampati nel volume Sicilia e Mediterra-
                neo agli albori dell’età moderna, Cosenza 1977, da un editore che non
                ne ha dato copie. Il lavoro sul Fardella, tra l’altro, mostra un tentativo
                di signoria di una famiglia su una città demaniale.
                   Si citano ancora I privilegi di Messina e Trapani, 1160-1355, Pa-
                lermo 1949, che, nonostante il titolo antiquato, è una disamina dei
                privilegi delle due città come sintomatologia delle loro economie e ne
                configura le funzioni alternative nella storia economica siciliana; è il
                volume  col  quale  lo  scrivente  assunse  quella  posizione  “antiprovin-
                ciale” che venne approvata dal Soldevila, dal Rodolico, dal Renouard e
                da altri e poi dalla Commissione per la Libera Docenza.
                   Ed ancora Società ed Economia a Sciacca nel XV sec., Palermo 1955;
                Un giudice palermitano del Duecento, in «Economia e Storia», l965 n.
                3, studio sulla formazione di un patrimonio immobiliare a cavallo tra
                gli Svevi e gli Angioini; la scoperta che Oberto Fallamonaca, famoso
                secreto di Federico II, era arabo ma padre di un canonico e poi attivo
                ancora  in  tempo  angioino,  ha  dato  lo  spunto  per  la  rivalutazione
                dell’economia in tempo angioino, continuata in qualche altro lavoro,
                in reazione a luoghi comuni.
                   Infine, si cita La questione sociale in Sicilia e la rivolta di Messina
                del  1464,  Palermo  1955,  volume  ancor  oggi  ritenuto  fondamentale
                come studio dei rapporti tra "populares" e patrizi urbani.
                   Su produzioni siciliane (seta, tessuti di lana, miniere ecc.) lo scri-
                vente ha dato molti articoli in «Economia e Storia» ed in «Economia e
                Credito», dal 1300 al XIX secolo.
                   Di rapporti della Sicilia con stranieri lo scrivente si è occupato a
                varie  riprese  e  ricorda  un  lavoro  sui  Ragusei  («Economia  e  Storia»,
                1965, n. l); ed un altro sui Siciliani in Armenia che conferma e chiari-
                sce una novella del Boccaccio, V,7 («Archivio Storico Italiano», l964).
                   Tra i lavori recenti di cui non possiede estratti, lo scrivente ricorda
                Criminalité et moralité en Sicile au début de l’époque moderne, in «Anna-
                les E.S.C.», 1973, ed infine Messina, 1674 in La rivolta di Messina e il
                mondo mediterraneo, Atti del Convegno Internazionale (Cosenza 1979).
                   Per concludere, un volume esaurito anche presso l’editore, su Reg-
                gio Calabria al tempo di Carlo V, Reggio C., 1974.
                   I lavori sopra ricordati non sono tutta la produzione dello scrivente,
                perché non comprendono lavori pubblicati in Spagna, le moltissime
                recensioni  in  «Economia  e Storia",  studi  sulla  schiavitù  («Clio”),  sul
                commercio dei libri e l’editoria («Economia e Storia"), né vecchi lavori
                sulla Corsica (uno dei quali citato dal Braudel nella prima edizione del
                Mediterraneo), né pubblicazioni speciali basate sulla decrittazione di






                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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