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Ricordando Carmelo Trasselli                                     191


                    nostre ricerche avranno come oggetto precipuo i piccoli insediamenti, i villaggi
                    disertati, le fattorie abbandonate. … Uno dei desiderata più vivi della nostra
                    storia è l’appurare fino a quando oppure con quali interruzioni, i centri classici
                    furono abitati nel medioevo.

                       Il braccio operativo del gruppo è Franco D’Angelo che produce con
                    la macchina da scrivere, usata senza il nastro inchiostrato, le matrici
                    per il ciclostile per la stampa dei primi notiziari Gram che circolano in
                    tutto il mondo scientifico e, grazie ai quali si apre il fronte della ricerca
                    sul campo dell’archeologia medievale. L’acronimo G.R.A.M. viene ela-
                    borato dopo un’ampia discussione sempre nello studio di Trasselli per
                    evidenziare che si era costituito un Gruppo per fare delle Ricerche di
                    Archeologia Medievale. Franco nel 1983 fa un bilancio dell’esperienza
                    di questa nuova avventura partorita dalla fertile mente di Trasselli ed
                    enumera gli obiettivi raggiunti: «Milocca, nella Sicilia Orientale, sta per
                    essere scavata. Brucato, nella Sicilia Centrale è stata scavata per quat-
                    tro  anni  consecutivi,  …  Curubichi  è  stata  ristudiata».  L’obiettivo  di
                    aprire il cantiere dell’archeologia medievale, dunque, Trasselli lo ha
                    raggiunto anche con il coinvolgimento della Scuola Francese di Roma
                    che ha supportato in modo mirabile queste campagne. Riviste come
                    Sicilia Archeologica e Archeologia medievale hanno cominciato ad ospi-
                    tare studi e ricerche proprio su questi temi e in ambito universitario
                    anche archeologi classici cominciano a guardare con attenzione a que-
                    ste nuove linee di ricerca.
                       Devo a Trasselli un passaggio fondamentale per la mia formazione
                    culturale  e  professionale:  l’inserimento  nel  gruppo  di  ricerca  della
                    Scuola  Francese  di  Roma  operativo  in  Sicilia  e  la  frequentazione
                    dell’Istituto  internazionale  di  Storia  economica  "F.  DATINI",  gover-
                    nato in quel momento da uno studioso di vaglia internazionale quale
                    era Federigo Melis. Ancora una volta l’approccio formativo di Trasselli
                    è pragmatico e si articola su due fasi: incontri e confronti con i ricer-
                    catori che venivano a trovarlo in Soprintendenza dove si parlava per
                    ore  sviscerando  temi  storiografici  non  in  astratto  ma  calati  nella
                    realtà  delle  fonti  documentarie  siciliane  che  Trasselli  conosceva  a
                    menadito;  affiancamento  in  specifiche  ricerche  ed  esplorazioni  di
                    fondi archivistici spesso non ancora ordinati in particolare quello de-
                    gli spezzoni notarili e della Corte pretoriana. Decine e decine di fram-
                    menti di volumi delle due diverse serie archivistiche che sono state
                    identificate  uno  per  una  e  schedate  aprendo  nuovi  squarci  sulla
                    realtà del secolo XIV.
                       L’arrivo di Fernand Braudel a Palermo fu un momento essenziale
                    di questo apprendistato. Lo studio della Soprintendenza diventava un
                    cenacolo dove si dibattevano i problemi legati alla nuova edizione del
                    volume sul Mediterraneo all’epoca di Filippo II dove, grazie a Trasselli



                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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