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Ricordando Carmelo Trasselli                                     189


                    documenti segreti in cifra (sul Cardinale Madruzzo, governatore di Mi-
                    lano, per esempio).
                       Si è ricordato quanto precede perché le pubblicazioni fanno parte
                    del Curriculum, anche se non è possibile presentarle tutte.
                       Attualmente lo scrivente lavora sulla popolazione di Messina nel 1714,
                    ha raccolto gli elementi statistici elaborando un’analisi qualitativa.
                       Lo scrivente, benché abbia "centrato" il suo lavoro sulla Sicilia, ha
                    sempre cercato di presentarne i problemi nell’insieme più vasto del
                    Mediterraneo e, qualora tempo e circostanze glielo consentano, darà
                    l’ultima mano a due lavori già pronti di massima, l’uno sui rinnegati a
                    Tunisi  e  sulla  loro  funzione  appunto  nell’economia  mediterranea;  e
                    l’altro su Malta, dove si è recato a fare ricerche d’archivio, poiché è
                    ormai dimostrato che quell’isoletta fu oggetto di mire di conquista in-
                    glese fin dal tempo della Regina Elisabetta.


                    Ninni Giuffrida, ALLA SCUOLA DI TRASSELLI

                                                            DOI 10.19229/1828-230X/54092022

                       La scomparsa di Trasselli mi ha profondamente segnato in quanto
                    è venuto meno non solo un fondamentale punto di riferimento cultu-
                    rale ma, soprattutto, un maestro al quale devo moltissimo per il mio
                    processo formativo umano e professionale. Il mio ricordo dell’ultimo
                    incontro avuto in ospedale con lui è molto triste: la fame d’aria gli ta-
                    gliava la parola ma la sua mente era lucidissima guardava alternati-
                    vamente me, suo figlio Vito che lo assisteva e Franco D’Angelo e cer-
                    cava di delineare il suo lascito culturale, consegnare il testimone delle
                    sue  ricerche  invitandoci  a  continuare  il  suo  lavoro.  Tenta  anche  di
                    scrivere una sorta di ripartizione del suo archivio di lavoro tra Orazio
                    Cancila, me, Franco D’Angelo e Camillo Filangeri. Destina a me i rege-
                    sti che negli anni aveva presi nei quinterni di fogli protocollo sche-
                    dando la Conservatoria, con l’invito ad approfondire il tema delle co-
                    niazioni della Zecca di Messina. Dopo qualche giorno, mi raggiungeva
                    la telefonata di Vito per darmi la data del funerale.
                       L’adempimento della volontà di Trasselli sulla consegna del testi-
                    mone della sua ricerca per me divenne un imperativo categorico e, no-
                    nostante le difficoltà che incontrai riuscì, in modo rocambolesco e con
                    molta fortuna a recuperare l’intero archivio grazie al quale pubblicai
                    lo studio sulle coniazioni che voleva il maestro.
                       Come si è creato questo sodalizio intellettuale e culturale con Trasselli
                    e quali sono i percorsi che mi hanno permesso di interagire con lui?
                       Soprintendenza archivistica per la Sicilia, aprile 1968, il giovane
                    Antonino Giuffrida si appresta al primo giorno di lavoro e al primo
                    impatto  con  il  Soprintendente  Carmelo  Trasselli  che,  con  l’eterna



                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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