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                1. Introduzione

                   I rapporti tra gli enti monastici e i loro fondatori laici in età medie-
                vale iniziarono a suscitare gli interessi degli storici a partire dalla fine
                dell’Ottocento, quando Ulrich Stutz si occupò di analizzare, tra gli altri
                temi, pure i processi sottesi all’istituzione di chiese e monasteri privati
                da parte dell’aristocrazia . Fu, tuttavia, nel secondo dopoguerra che
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                questo argomento trovò terreno fertile nell’ambito degli studi portati
                avanti dalla scuola di Gerd Tellenbach . In maniera particolare, fu il
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                suo allievo Karl Schmid che riuscì a sviluppare ulteriormente le ricer-
                che intraprese dal proprio maestro, indagando le funzioni assolte dagli
                enti monastici in merito alla strutturazione dei legami familiari tra le
                élite aristocratiche medievali .
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                   In  Italia,  le  indagini  condotte  su  diverse  regioni  del  Nord  nonché
                sull’area salernitana hanno reso la penisola una postazione avanzata di
                verifica e confronto su base europea dei rapporti intessuti tra gli enti mo-
                nastici e i loro fondatori. Su questo argomento, tra i primi studi comparsi
                in Italia figura quello di Bruno Ruggiero, il quale si soffermò a esaminare
                i rapporti tra la nobiltà salernitana e la chiesa di san Massimo .
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                   Fu, tuttavia, la marca della Tuscia a catalizzare l’interesse di diversi
                studiosi: a partire dagli anni Settanta del Novecento e soprattutto nel
                corso del decennio seguente, furono pubblicati, infatti, gli studi di Paolo
                Cammarosano, Cinzio Violante e Wilhelm Kurze , i quali ebbero il merito
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                   1  U. Stutz, Geschichte des Benefizialwesens von seinem Anfängen bis auf die Zelt
                Alexander III, Scientia, Aalen 1895. Inoltre, cfr. Id., Die Eigenkirche als Element des mit-
                telalterlich-germanischen  Kirchenrechts,  Wissenschaftliche  Buchgesellschaft,  Berlin
                1895, e Id., Eingenkirche, Eigenkloster, in Realencyklopädie für protestantische Theologie
                und Kirche, Hinrichs, Leipzig 1913, p. 23. Per quanto riguarda l’Eingenkirche, assai in-
                teressante è il contributo di S.M. Collavini, Eingenkirche, in Dizionario di Storia, Il Sag-
                giatore-Mondadori, Milano 1993, pp. 443-444.
                   2  Su G. Tellenbach, cfr. J. Fleckenstein, Gerd Tellenbach als National- und Univer-
                salhistoriken, «Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken»,
                53 (1973), pp. 1-15.
                   3  P. Guglielmotti, Esperienze di ricerca e problemi di metodo negli studi di Karl Schmid
                sulla  nobiltà  medievale,  «Annali  dell’Istituto  Storico  Italo-Germanico  di  Trento»,  XIII
                (1987), pp. 209-269.
                   4  B. Ruggiero, Principi, nobiltà e chiesa nel Mezzogiorno longobardo. L’esempio di San
                Massimo di Salerno, Università di Napoli, Istituto di Storia Medievale e Moderna, Napoli
                1973.
                   5  Cfr. gli studi: P. Cammarosano, La famiglia dei Berardenghi. Contributo alla
                storia della società del senese nei secoli XI-XII, Fondazione CISAM, Spoleto 1974; I
                ceti dirigenti in Toscana nell’età precomunale, Pacini Editore, Pisa 1981; I ceti diri-
                genti nell’età comunale nei secoli XII e XIII, Pacini Editore, Pisa 1982; C. Violante,
                Le  strutture  familiari,  parentali  e  consortili  delle  aristocrazie  in  Toscana  durante  i
                secoli X-XII, in D. Rugiadini (a cura di), I ceti dirigenti nella Toscana del Quattrocento.
                Atti del V e VI convegno (Firenze, 10-11 dicembre 1982; 2-3 dicembre 1983), Fran-
                cesco Papafava editore, Firenze 1987, pp. 1-57; W. Kurze, Monasteri e nobiltà nella



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Agosto 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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