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642 Pierre Niccolò Sofia
1. Introduzione
Da alcuni anni, il dibattito storiografico sta rivalutando e sfumando
l’idea di origine braudeliana di declino del Mediterraneo . Utilizzando
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il caso di studio del commercio delle perle di vetro veneziane nel XVIII
secolo, intendo mostrare come un prodotto di nicchia permetta a una
città mediterranea dell’età moderna di rimanere agganciata agli
scambi commerciali mondiali in modo profittevole. Con questo contri-
buto, mi propongo altresì di rivalutare il ruolo di Venezia come città
manifatturiera e esportatrice; di dimostrare la competitività di un si-
stema di produzione tradizionale fondato sulle corporazioni di me-
stiere; di spiegare l’importanza di un prodotto manifatturiero per il
commercio veneziano, offrendo un’interpretazione più complessa della
posizione di Venezia all’interno dell’economia europea del XVIII secolo.
La base documentaria di questo studio è formata da fonti di diversa
natura. L’apporto quantitativo è fornito dai Registri dei Cinque Savi
alla Mercanzia e dai manifesti di carico/esportazione delle navi uscite
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dal porto lagunare, raccolti in un database, nonché dal database To-
flit18 sul commercio francese, dalla balança do commerçio porto-
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ghese e dai Custom books britannici . La documentazione prodotta
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1 M. Fusaro, C. Heywood, M.-S. Omri (eds.), Trade and Cultural Exchange in the Early
Modern Mediterranean. Braudel’s Maritime Legacy, I.B. Tauris Publishers, Londra, New
York, 2010; il dossier La Méditerranée dans les circulations atlantiques au XVIII e siècle,
curato da A. Bartolomei e S. Marzagalli, «Revue d’histoire maritime», n°13, 2011. Per un
inquadramento storiografico si veda S. Marzagalli, La Méditerranée moderne, entre hér-
itage braudélien et questionnements nouveaux à l’heure des histoires globale et con-
nectée, «Cahiers de la Méditerranée», n° 103, dicembre 2021, pp. 37-53. Per quanto
riguarda l’area italiana, si vedano ad esempio Annastella Carrino, Ai «margini» del Medi-
terraneo: mercanti liguri nella tarda età moderna, Edipuglia, Bari, 2018; L. Piccinno,
Grandi porti e scali minori nel Mediterraneo in età moderna: fattori competitivi e reti com-
mercili, in Ianuensis non nascitur sed fit. Studi per Dino Puncuh, Società ligure di storia
patria, Genova, 2019, pp. 1045-1059; il dossier I generi coloniali nel Mediterraneo: i
grandi porti come centri di destinazione, di consumo e di redistribuzione (XVII-XIX secolo)
/ American colonial goods in the Mediterranean: major ports as centres of destination,
consumption and redistribution (17th-19th centuries), curato da Paolo Calcagno, «RiMe»,
n°8, giugno 2021; il programma Atlantic Italies, coordinato da Roberto Zaugg,
https://atlanticitalies.net/project-people/the-project/.
2 A. Sambo, La balance de commerce de la République de Venise: sources et métho-
des, «Cahiers de la Méditerranée», n°84, giugno 2012, pp. 381-410.
3 Toflit18 è il database che raccoglie il commercio francese tra il 1716 e il 1821. Esso
è il risultato del programma ANR Transformations of the French economy through the
Lens of International Trade, 1716-1821 coordinato da Loïc Charles e Guillaume Daudin,
http://toflit18.medialab.sciences-po.fr/#/home. Ringrazio Guillaume Daudin e Loïc
Charles per avermi guidato e assistito nell’utilizzo del database, e per avermi inizial-
mente fornito i dati sulle perle di vetro.
4 M.C. Moreira, Portugal, 1775-1831, «Revue de l’Ofce», n°140, 2015, pp. 319-334.
5 D. Jacks, United Kingdom, 1696-1899, «Revue de l’Ofce», n°140, 2015, pp. 379-384.
Mediterranea – ricerche storiche – Anno XIX – Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)