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                1. Introduzione

                   Da alcuni anni, il dibattito storiografico sta rivalutando e sfumando
                l’idea di origine braudeliana di declino del Mediterraneo . Utilizzando
                                                                       1
                il caso di studio del commercio delle perle di vetro veneziane nel XVIII
                secolo, intendo mostrare come un prodotto di nicchia permetta a una
                città  mediterranea  dell’età  moderna  di  rimanere  agganciata  agli
                scambi commerciali mondiali in modo profittevole. Con questo contri-
                buto, mi propongo altresì di rivalutare il ruolo di Venezia come città
                manifatturiera e esportatrice; di dimostrare la competitività di un si-
                stema  di  produzione  tradizionale  fondato  sulle  corporazioni  di  me-
                stiere;  di  spiegare  l’importanza  di  un  prodotto  manifatturiero  per  il
                commercio veneziano, offrendo un’interpretazione più complessa della
                posizione di Venezia all’interno dell’economia europea del XVIII secolo.
                   La base documentaria di questo studio è formata da fonti di diversa
                natura. L’apporto quantitativo è fornito dai Registri dei Cinque Savi
                alla Mercanzia  e dai manifesti di carico/esportazione delle navi uscite
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                dal porto lagunare, raccolti in un database, nonché dal database To-
                flit18   sul  commercio  francese,  dalla  balança  do  commerçio  porto-
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                ghese  e dai Custom books britannici . La documentazione prodotta
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                   1  M. Fusaro, C. Heywood, M.-S. Omri (eds.), Trade and Cultural Exchange in the Early
                Modern Mediterranean. Braudel’s Maritime Legacy, I.B. Tauris Publishers, Londra, New
                York, 2010; il dossier La Méditerranée dans les circulations atlantiques au XVIII e  siècle,
                curato da A. Bartolomei e S. Marzagalli, «Revue d’histoire maritime», n°13, 2011. Per un
                inquadramento storiografico si veda S. Marzagalli, La Méditerranée moderne, entre hér-
                itage  braudélien  et  questionnements  nouveaux  à  l’heure  des  histoires  globale  et  con-
                nectée, «Cahiers de la Méditerranée», n° 103, dicembre 2021, pp. 37-53. Per quanto
                riguarda l’area italiana, si vedano ad esempio Annastella Carrino, Ai «margini» del Medi-
                terraneo:  mercanti  liguri  nella  tarda  età  moderna,  Edipuglia,  Bari,  2018;  L.  Piccinno,
                Grandi porti e scali minori nel Mediterraneo in età moderna: fattori competitivi e reti com-
                mercili, in Ianuensis non nascitur sed fit. Studi per Dino Puncuh, Società ligure di storia
                patria,  Genova,  2019,  pp.  1045-1059;  il  dossier  I  generi  coloniali  nel  Mediterraneo:  i
                grandi porti come centri di destinazione, di consumo e di redistribuzione (XVII-XIX secolo)
                / American colonial goods in the Mediterranean: major ports as centres of destination,
                consumption and redistribution (17th-19th centuries), curato da Paolo Calcagno, «RiMe»,
                n°8,  giugno  2021;  il  programma  Atlantic  Italies,  coordinato  da  Roberto  Zaugg,
                https://atlanticitalies.net/project-people/the-project/.
                   2  A. Sambo, La balance de commerce de la République de Venise: sources et métho-
                des, «Cahiers de la Méditerranée», n°84, giugno 2012, pp. 381-410.
                   3  Toflit18 è il database che raccoglie il commercio francese tra il 1716 e il 1821. Esso
                è il risultato del programma ANR Transformations of the French economy through the
                Lens of International Trade, 1716-1821 coordinato da Loïc Charles e Guillaume Daudin,
                http://toflit18.medialab.sciences-po.fr/#/home.  Ringrazio  Guillaume  Daudin  e  Loïc
                Charles per avermi guidato e assistito nell’utilizzo del database, e per avermi inizial-
                mente fornito i dati sulle perle di vetro.
                   4  M.C. Moreira, Portugal, 1775-1831, «Revue de l’Ofce», n°140, 2015, pp. 319-334.
                   5  D. Jacks, United Kingdom, 1696-1899, «Revue de l’Ofce», n°140, 2015, pp. 379-384.



                Mediterranea – ricerche storiche – Anno XIX – Dicembre 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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