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Diritto ed epidemie nell’esperienza giuridica moderna
e contemporanea
DOI 10.19229/1828-230X/49112020
La situazione emergenziale che sta vivendo la società di oggi a
causa della pandemia Covid 19 sta portando i giuristi ad interrogarsi
sulle problematiche concernenti la compressione dei diritti e delle li-
bertà fondamentali. Si tratta di tematiche di primo piano, la cui rifles-
sione può partire da un confronto con le esperienze giuridiche del pas-
sato, quando ci si è trovati a far fronte ad altre devastanti epidemie
come la peste nera del 1348, ripropostasi con ripetizione nei secoli
successivi (basti pensare alle pagine del Manzoni che descrivono l’epi-
demia a Milano del 1630) , oppure come la più recente influenza ‘spa-
1
gnola’ degli anni Venti del Novecento, di cui stanno circolando imma-
gini d’epoca su giornali e social networks, quale messaggio di speranza
per un ritorno alla normalità.
Oltre agli studi medici, economici, filosofici e teologici che le epide-
mie hanno generato nelle diverse epoche storiche e nelle diverse re-
gioni d’Europa, furono soprattutto le questioni giuridiche a essere af-
frontate con particolare acume da accademici e pratici. Nel Medioevo,
ad esempio, è possibile individuare la formazione di un ‘diritto della
peste’ che finì per orientare gli interventi pubblici da adottare in ma-
teria di misure di prevenzione come salubrità del territorio, acque pub-
bliche, condotte, scarichi, inumazioni, divieti di esportazione per pe-
nuria, assistenza agli infermi, medici condotti e privati, ospedali e
1 Cfr. i più recenti studi: T. Serafini, Lo sguardo storico nella rappresentazione man-
zoniana della peste, in Carte italiane, 1 (2003), pp. 69-81; A. Prosperi, Manzoni, la peste,
il terrore. Il complotto e la storia nel capitolo XXXI dei Promessi sposi, in Studi storici, n.
1/18, pp. 23-46.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Agosto 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)