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Diritto ed epidemie nell’esperienza giuridica moderna e contemporanea   519


                    in una silloge a edizione limitata . Come ricordato dallo stesso Autore,
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                    la pubblicazione era nata come una raccolta di materiali di studio con
                    il proposito di far conoscere gli espedienti elaborati dai giuristi per far
                    fronte alle terribili mortalità epidemiche che periodicamente si abbat-
                    tevano con drammatica cadenza dopo quella del 1347-49 . Si tratta,
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                    infatti, di un’opera che riesce ad assolvere bene alla funzione divulga-
                    tiva, grazie a un uso ridotto delle note e a una efficace organizzazione
                    dei paragrafi, che sintetizzano le complesse questioni emerse nella dot-
                    trina medievale in materia di misure di prevenzione generale e speciale
                    e dei privilegia pestis relativi a status delle persone, forma dei negozi
                    giuridici,  obblighi  amministrativi  e  negoziali,  amministrazione  della
                    giustizia,
                        Fonti principali di riferimento per l’Autore sono stati tre trattati
                    cinquecenteschi che raccoglievano consilia e quaestiones giuridiche in
                    materia di peste : il Tractatus iuridicus de peste (1522)  del giurista
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                    pavese insegnante ad Avignone, Gianfrancesco Sannazzari della Ripa;
                    l’inedito manoscritto (del quale si auspica la digitalizzazione da parte
                    della Biblioteca Apostolica Vaticana) del Tractatus iuridicus de peste


                    tratteggiato  da  F.  Mastroberti,  Laudatio  di  Mario  Ascheri,  in  Annali  del  Dipartimento
                    Jonico, Taranto, 2013, pp. 811-815 in occasione del conferimento del IV Premio Gio-
                    vanni Cassandro al prof. Mario Ascheri.
                       4  Edito già nel 1997 dal Dipartimento di Scienze Storiche, Giuridiche, Politiche e
                    Sociali dell’Università degli Studi di Siena con il titolo I giuristi e le epidemie di peste:
                    secoli  XIV-XVI,  il  volume  raccoglie  saggi  tratti  dalla  monografia  Diritto  medievale  e
                    moderno. problemi di storia del processo, della cultura e delle fonti giuridiche, Rimini,
                    1991, pp. 157-180 e dalla rivista Quaderni Internazionali di Storia della Medicina e della
                    Sanità, n. 4 (1995), pp. 19-49 e n. 5 (1996), pp. 11-66.
                       5  M. Ascheri, Cosa possiamo imparare dalle epidemie del passato, in Ilcittadinoon-
                    line.it (8 aprile 2020): «Diciamo governi “europei” perché gli autori delle opere qui prese
                    in considerazione sono italiani, ma il diritto della necessità pubblica cui essi davano un
                    apporto con le loro pagine era rivolto al pubblico indifferenziato a livello europeo cui si
                    rivolgevano gli insegnamenti universitari. Qui le fonti legali utilizzate sono essenzial-
                    mente quelle del diritto romano e del diritto canonico che si insegnavano allora con gli
                    stessi metodi in tutto il Continente, formando il cosiddetto ‘diritto comune’. E si scrive-
                    vano in latino proprio per non avere ostacoli nella comprensione internazionale».
                       6  Id., Rimedi per le epidemie cit., p. 13: «Insomma, il mondo del diritto con questi
                    trattati e con tanti altri interventi su temi scottanti, non rispondeva soltanto alla do-
                    manda professionale di giudici e di avvocati, ma parlava ai ceri e gruppo che contavano
                    per rivendicare di saper servire ancor sempre le istituzioni». Infatti, mentre i commentari
                    avevano come destinatari quasi esclusivamente i giuristi, un libro sulla peste che af-
                    frontava l’inedito argomento a tutto tondo avrebbe raccolto l’interesse delle più diverse
                    categorie di lettori.
                       7  J.F. Ripa, Juridicus de peste tractatus editus per excellentem iureconsultum d. Io.
                    Franciscum  de  Sacto  Nazario  cognominatum  de  Ripa  civem  papiensem  iura  interpre-
                    tantem  in  florenti  achademia  Avenionensi  impressum  fuit  praesens  opus  in  civitate
                    Avenioni per solertem impressionem magistrum Iohannem de Channey anno domini 1522,
                    die 12 septembris, Avenioni, 1522. Sull’opera e sul giurista, cfr. M. Ascheri, Un maestro
                    del ‘mos italicus’: Gianfranco Sannazari della Ripa (1480-c.1535), Milano, 1970.


                                                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Agosto 2020
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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