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528 Recensioni e Schede
passaggio dal XVII al XVIII secolo – storici di solito relegano agli anni
ma anche nelle situazioni quotidiane. compresi tra il 1701 e il 1714, è in
In ogni dato momento si presenta- realtà iniziata precedentemente, ri-
vano più opzioni e la scelta tra manendo per diversi decenni sotto-
ognuna di esse non era mai facile, né traccia. Secondo l’Autrice, infatti, già
evidente. Inoltre, se onore e prestigio durante l’ultimo ventennio del XVII
costituivano elementi essenziali, non secolo era sorto un dibattito politico e
di meno lo erano il riconoscimento, la giuridico, all’interno del quale si ini-
capacità di accrescere il patrimonio ziarono a studiare e delineare i diversi
economico, di rafforzare le relazioni scenari possibili. Tuttavia, sebbene la
sociali e di agire nel rispetto di un ob- crisi fosse un evento annunciato, le
bligo morale; se il servizio al re rap- parti interessate (e certamente tutte
presentava un vettore diretto, la fami- le parti erano interessate) sembra-
glia e le reti sociali ne costituivano un rono colte piuttosto impreparate. Il
altro; se il successo veniva talvolta tempo, di conseguenza, avrebbe po-
misurato in base al profitto econo- tuto essere una risorsa formidabile o,
mico o ai progressi professionali, in di contro, avrebbe potuto scorrere
altri casi era collegato alla capacità senza coglierne un significativo pro-
di imporre i propri criteri, di garan- fitto.
tire la pace, di essere considerati uo- La possibilità di comprendere
mini leali o di tessere nuove impor- quanto potrebbe essere realmente ac-
tanti reti personali. In effetti, nella caduto è data dall’analisi dell’Autrice
prima età moderna, non era così sul funzionamento dello Stato, della
semplice discernere con chiarezza Monarchia, dell'Impero, non da un
ciò che poteva essere considerato punto di vista istituzionale, ma attra-
“successo” e ciò che era ritenuto “fal- verso le esperienze di un attore; non
limento”. In entrambi i casi, difficil- dall’osservazione dei fenomeni “dal-
mente se ne conoscevano e com- l’alto”, a volo di uccello, ma a livello
prendevano le origini. degli occhi; non come una lunga con-
Lo Stato, la Monarchia, l'Impero tinuità, ma come il concatenarsi di
hanno nel loro fondamento le aggre- eventi spesso casuali. Tale approccio
gazioni di questi elementi costitutivi: non solo può indurci a provare una
il susseguirsi di una grande moltepli- forte empatia con i protagonisti degli
cità di decisioni prese da una plura- eventi narrati, ma ci consente anche
lità di attori, portatori di differenti in- di comprendere perché le cose si
teressi, di connessioni e di abilità in- siano verificate in una determinata
dividuali. Alcuni momenti, alcuni at- maniera e, forse, anche quali siano
tori, alcune decisioni, avrebbero po- state le loro conseguenze.
tuto essere più o meno eccezionali, Quanto sono stati liberi gli attori
più o meno importanti, con un esito di scegliere? Quali erano le loro op-
più o meno forte, ma questo era un zioni? Cosa sapevano? Come lo sape-
mondo in cui le dinamiche si sareb- vano? Si preoccupavano principal-
bero potute protrarre tanto a breve mente della costruzione della loro
quanto a lungo termine, prive di ogni carriera o anteponevano gli equilibri
certezza e della possibilità di essere familiari? Il prestigio era più impor-
considerate definitive. tante del denaro? Era riconoscimento
Il tempo scorreva con particolare e potere? Era il servizio alla Monar-
lentezza. Valentina Favarò dimostra chia spagnola l’unica opzione o gli
con successo, ad esempio, che la crisi stessi attori avrebbero potuto sce-
di successione spagnola, che gli gliere di rimanere ai margini, o
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Agosto 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)