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«Lini» e «sete» nel Bilancio di commercio dello Stato di Milano del 1778 779
lino risulta triplicato fra il ’62 e il ‘78, quello dei fiori finti di seta au-
mentato addirittura di sette volte; al contrario i merletti di seta chia-
mati «blonde/a» erano passati da 450 a 80 lire milanesi alla libbra
piccola (326,79 grammi ); quasi dimezzato il valore dei fazzoletti rea-
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lizzati con un cascame di seta chiamato «filugello» . La ragione di si-
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mili sproporzioni è da ricercare, oltre che in errori che Verri, con one-
stà e con senso della realtà, non negava che potessero essere stati
compiuti , nel modo differente di stimare le merci.
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Il bilancio di commercio del 1762 era stato il primo ad essere re-
datto in seno all’amministrazione pubblica. Gli uffici pubblici, però,
non avevano ancora in servizio personale formato per compiere
un’operazione del genere, al di là di Pietro Verri, che per primo e per
uno scopo personale (scrivere un trattato che costituisse una creden-
ziale per ottenere un posto nel pubblico impiego ) aveva stilato una
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stima delle importazioni e un bilancio dello Stato di Milano , impa-
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rando la tecnica contabile da un dipendente della Ferma . Non si di-
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sponeva di personale e non si disponeva neppure di dati sui quali la-
vorare. Pertanto, i registri daziari erano stati richiesti ai fermieri e
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per fissare il valore dei beni ci si era avvalsi della consulenza di stimati
negozianti , e lo si era calcolato
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considerandol[o] ai confini dello Stato, cioè dedottovi il tributo che paga inter-
namente e dedotto l’utile del Mercante nazionale per le merci che ci vengono
da’ Forestieri ed aggiungendovi il tributo e l’utile del Mercante nazionale per
quelle che mandiamo di fuori, essendo questa la norma su cui misurare l’ef-
fettivo contante che debbe uscire o entrare 47 .
Nel 1771 la pubblica amministrazione fu riformata e fu costituito
un apposito ufficio per il bilancio . Ciò comportò un’attenzione nella
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raccolta dei dati che non aveva precedenti nella storia amministrativa
lombarda, tanto che per la stesura del bilancio del 1778 Scorza
39 A. Martini, Manuale di Metrologia ossia misure, pesi e monete in uso attualmente e
anticamente presso tutti i popoli, Loescher, Torino 1883, p. 351.
40 Cfr. le «stime» presenti a fianco delle relative attestazioni nelle pagine seguenti con
G. Tonelli, Un filo di voci cit., pp. 56, 77, 82.
41 P. Verri, Bilancio generale del commercio cit. pp. 553-553, § 41.
42 Mi riferisco a Id., Considerazioni sul commercio cit.
43 Ivi, pp. 324-332, 336.
44 Ivi, p. 222, § 57.
45 P. Verri, A chi leggerà, in Opv, pp. 537-538, § 18, nota 17.
46 Id., Bilancio generale del commercio cit., p. 553, § 42.
47 Opv, p. 552, nota 8.
48 Cfr. la «Pianta stabile del Ducale Magistrato Camerale», conservata presso l’Asm,
Uffici e Tribunali regi, p.a., cart. 687.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)