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La traduzione italiana del Conseiller d’Estat 15
informazioni sulle circostanze, in realtà molto misteriose, che porta-
rono alla pubblicazione dell’opera. In primo luogo era rivendicato il
ruolo di Richer, che si presentava come il promotore dell’iniziativa edi-
toriale, affermando di essere stato proprio lui a reperire il testo mano-
scritto, definito come «tresor de science Politique», e a decidere di pub-
blicarlo «pour servir d’instruction generale aux Ministres de l’Estat» .
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Ma soprattutto Richer rifletteva sulla possibile identità dell’autore
anonimo, ignota, o almeno così era dichiarato, anche a lui. L’editore-
stampatore formulava qualche ipotesi, a partire dal «President Ianin»,
ovvero Pierre Jeannin, primo presidente del Parlamento di Borgogna e
ministro di stato, il cui nome compariva su una delle copie manoscritte
in mano all’editore . «D’autres» gli avevano voluto invece «faire croire»
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che lo scritto uscisse dalla penna del «Monsieur de Refuge», ovvero
Eustache de Refuge, il consigliere di stato autore del celebre Traicté de
la cour pubblicato nel 1616 .
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In realtà il trattato continuò a circolare anonimo per tutto il XVII e
ancora per parte del XVIII secolo, fino a quando Jacques Lelong nella
sua Bibliothèque historique de la France, pubblicata nel 1719, attribuì
l’opera a Philippe de Béthune, consigliere di stato, diplomatico di ri-
lievo e fratello del noto duca di Sully Maximilien de Béthune . Per l’at-
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tribuzione, Lelong si basava sul periodico parigino «Journal des Sa-
vants», che nel marzo del 1667 aveva pubblicato una recensione
dell’Ambassade de M. le Duc d’ Angoulême di Philipphe de Béthune.
L’opera, data alle stampe da Henri de Béthune, nipote di Philippe, in
appendice riportava una selezione di alcune parti del Conseiller
d’Estat, con il titolo modificato di Diverses Observations et Maximes
Politiques, attribuite dal nipote al nonno . Tuttavia, anche dopo l’attri-
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buzione di Lelong, il Conseiller d’Estat continuò a circolare anonimo e
la questione della sua paternità restò aperta. Il riferimento a Philippe
Béthune come autore dello scritto fu infatti molto limitato fino alla fine
XIX secolo, mentre a lungo prevalse l’ipotesi che il trattato fosse uscito
dalla penna di Eustache de Refuge o da quella di Jeannin, come
4 E. Richer, «L’imprimeur au lecteur», in Le Conseiller d’Estat (1633b) cit., p. ii.
5 Ibidem.
6 E. de Refuge, Le Traite de la cour ou Instruction des courtisans, s.n., s.l., 1616.
7 J. Lelong, Bibliothèque historique de la France: contenant le catalogue des ouvrages,
imprimés & manuscrits, qui traitent de l’histoire de ce Royaume ou qui y ont rapport. Avec
des notes critiques et historiques, Gabriel Martin, Paris, vol. 3, 1719, p. 669.
8 Ambassade Extraordinaire De Messieurs Les Duc D’Angoulesme, Comte De Bethune,
Et De’ Preaux Chasteau-Neuf. Ennoyez par le Roy Louis XIII. vers l’Empereur Ferdinand
II. Et les Princes et Potentats d’Allemagne, en l’annee M. DC. XX. Avec Des Observations
Politiques de Monsieur de Bethune, employe en cette ambassade & en plusieurs autres
considerables, sous les regnes de Henry 4. & de Louis 13, François Preuveray, Paris,
1667.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)