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                prospettiva si spiegherebbe tanto la mancanza di riferimenti al cardi-
                nale, quanto anche la circostanza che il trattato non solo uscì ma con-
                tinuò anche a circolare anonimo, pur allineandosi perfettamente alla
                politica intrapresa dalla Corona negli anni in cui fu dato alle stampe.
                   Le Conseiller d’Estat dunque era in primo luogo un’opera di soste-
                gno alla nuova monarchia assoluta e di legittimazione teorica della ra-
                gion di stato. Lo scritto, dove erano intrecciate filosofia politica, diritto,
                diplomazia, economia, era tuttavia anche qualcosa di più. L’opera si
                presentava innanzitutto come un vero e proprio trattato pedagogico e
                morale, un manuale per gli uomini di stato, con una trattazione siste-
                matica delle materie riguardanti il governo, ma forse soprattutto come
                una guida per i giovani principi. In questa prospettiva Le Conseiller
                d’Estat costituisce un esempio della vasta ed eterogenea letteratura di
                educazione  del  principe  e  di  uomini  di  governo  di  epoca  moderna,
                come dimostra sia la dimensione centrale attribuita alla storia – ele-
                mento ricorrente in questi scritti di formazione, il cui obiettivo prima-
                rio rimaneva fornire le basi di conoscenza necessarie per regnare – sia
                l’impianto morale del trattato, con l’insistenza sulle qualità morali che
                dovevano guidare l’azione del giovane principe .
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                   A un approccio fortemente pratico, che privilegiava la dimensione
                politica e diplomatica, tra i cui confini erano ricondotte anche le que-
                stioni religiose e morali, si univa una vasta erudizione frutto di letture
                molteplici. Diversificate le influenze di cui si rintraccia eco, dalla cul-
                tura antica, a partire da Senofonte e Ciro il Grande, alla lettura dei
                moderni  e  contemporanei,  sicuramente,  tra  i  molti  autori  possibili,
                malgrado la mancanza di riferimenti espliciti, Philippe de Commynes,
                Jean  Bodin,  Charles  Loyseau,  Niccolò  Machiavelli,  Francesco  Guic-
                ciardini, Giovanni Botero, Michel de Montaigne, Pierre Charron, Mi-
                chel de L’Hospital, Étienne De La Boétie, Nicolas Caussin, Francis Ba-
                con, Hugo Grotius, Johannes Althusius, Roberto Bellarmino .
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                vescovo d’Auxerre e poi di Meaux, cappellano di Luigi XIII e fratello di Pierre Séguier,
                cancelliere di Richelieu dal 1635, e ancora Henry II de Fourcy, consigliere d’onore del
                Parlamento di Parigi e poi consigliere di Luigi XIV (Bibliothèque nationale de France,
                Bibliothèque de l’Arsenal, cote 2336, ancienne cote 54 S. A. F.; Ms-X, fol. Y cote 2864,
                ancienne cote 53 S. A. F.; Ms-6298-6299).
                   20  Sul tema specifico della formazione del principe si veda, in una letteratura vasta,
                I. Flandrois, L’Institution du Prince au début du XVIIe siècle, Presses Universitaires de
                France, Paris, 1992; R. Halévi (a cura di), Le savoir du prince. Du Moyen-Âge aux Lu-
                mières, Paris, Fayard, Paris 2002; C. Volpihlac-Auger, G. Luciani (a cura di), L’Institution
                du  prince.  Actes  du  huitième  colloque  franco-italien  des  sociétés  française  et  italienne
                d’étude du dix-huitième siècle, Grenoble-octobre 1999, Centre international d’étude du
                xviii e  siècle, Grenoble, 2003; J. Meyer, L’éducation des princes du xv e  au xix e  siècle, Per-
                rin, Paris, 2004; Devenir prince. L’école du pouvoir en France au XVIIe-XVIIIe siècle, CNRS
                éditions, Paris, 2009.
                   21  F. Monnier, L’œuvre: Le Conseiller d’Estat cit., pp. 107-164.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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