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La traduzione italiana del Conseiller d’Estat                     17


                    assoluta si legava all’affermazione del principio del diritto divino del re
                    e all’elogio della sovranità come «esprit vital» del corpo politico .
                                                                                 13
                       L’intensificarsi tra il 1631 e il 1632 di una pubblicistica di attacco
                    verso la politica del governo, maturata nell’ambiente dei Catholiques
                    français, ultramondani, proto-spagnoli e favorevoli alla concezione tra-
                    dizionale di una sovranità il cui potere fosse temperato e limitato dalla
                    nobiltà, spinse, sul versante opposto, a un’accelerazione di scritti a
                    sostegno della monarchia . Tra il 1631 e il 1632 uscirono Le Prince di
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                    Guez de Balzac, Le Ministre d’Estat di Jean de Silhon, De la Souverai-
                    neté du Roy di Cardin Le Bret, con l’obiettivo di difendere l’azione po-
                    litica di Richelieu e rispondere alle accuse lanciate dagli avversarsi del
                    cardinale . Allo stesso tempo questi scritti finirono per veicolare im-
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                    portanti contenuti ideologici e politici, a partire dalla difesa della tesi
                    della monarchia assoluta , del principio del diritto divino del re e an-
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                    cora, all’indomani della crisi dinastica che aveva scosso la Francia, dei
                    principi di autorità e di indivisibilità del potere .
                                                                  17
                       In questo contesto si colloca la pubblicazione del Conseiller d’Estat,
                    nel 1632, scritto con molta probabilità diversi anni prima, come sem-
                    brano dimostrare la mancanza di richiami diretti o indiretti alla figura
                    del cardinale o quanto meno l’elogio della politica del sovrano Luigi
                    XIII, tipici nella trattatistica dell’epoca, così come l’assenza di riferi-
                    menti a fatti o eventi successivi al 1610 . È plausibile che l’opera fosse
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                    stata redatta prima dunque dell’ascesa di Richelieu al potere, circo-
                    lando  manoscritta  negli  ambienti  legati  alla  corte .  In  questa
                                                                          19


                       13  F. de Colomby, De l’Autorité des Roys. Premier discours. Dedié Au tres-Chrestien
                    Roy de France & de Navarre Louis XIII, Toussaint Du Bray, Paris, 1631.
                       14  Sull’insieme di questa letteratura si rimanda a M. Nassiet, La France au XVIIe
                    siècle: société, politique, cultures, Belin, Paris, 2006; C. Maillet-Rao, Mathieu de Morgues
                    et Michel de Marillac, La pensée politique des dévots. Une opposition au ministériat du
                    cardinal de Richelieu. Avec une préface de Donald A. Baile, Champion, Paris, 2015.
                       15  J.-L. Guez de Balzac, Le prince. Lettre I (-II) à Monseigneur le cardinal de Richelieu,
                    Toussaint Du Bray, P.-R. Rocolet et C. Sonnius, Paris, 1631; J. de Silhon, Le Ministre
                    d’État avec le véritable usage de la politique moderne, Toussaint Du Bray, Paris, 1631;
                    C. Le Bret, De la Souveraineté du Roy, Jacques Quesnel, Paris, 1632.
                       16  Sul concetto di assolutismo applicato alla Francia di antico regime si rinvia a F.
                    Cosandey, R. Descimon, L’absolutisme en France. Histoire et historiographie, Seuil, Pa-
                    ris, 2002.
                       17  Su questi aspetti il rimando è sempre a Etienne Thuau, Raison d’État et pensée
                    politique cit., pp. 233-251.
                       18  Cfr. F. Monnier, L’œuvre: Le Conseiller d’Estat, in Ph. de Béthune, Le Conseiller
                    d’Estat ou Recueil général de la politique moderne, édition critique, introduction et pré-
                    sentation par François Monnier, Préface de Marc Fumaroli, Economica, Paris, 2012, pp.
                    107-164. Cfr. anche id., Philippe de Béthune (1565-1649), «Revue Française d’Histoire
                    des Idées Politiques», 48/2 (2018), pp. 191-212.
                       19  Tra i possessori di copie manoscritte del trattato si annoverano François Ponnat,
                    consigliere e presidente del Parlamento di Grenoble sotto Luigi XIII, Dominique Séguier,


                                                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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