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388 Recensioni e schede
veneziano, come la censura e il con- percorse un cursus honorum di tutto
trollo della stampa e delle informa- rispetto, nel quale spiccano l’arcive-
zioni, la contrapposizione con il ne- scovado di Tessalonica (Salonicco) e
mico turco, l’attenzione costante ri- quello, a fine carriera, di Urbino. In
volta ai conflitti politici e religiosi del pagine assai interessanti, Albertoni
centro Europa, le politiche attuate ricostruisce la vita quotidiana del
nei confronti di minoranze religiose nunzio e della sua “famiglia”, dai
quali anabattisti ed ebrei, il controllo luoghi che frequentava alle strade
marittimo e commerciale dell’Adria- che percorreva maggiormente, dal
tico. Tema a parte fu poi quello in- cibo e le bevande che consumava
quisitoriale, con il nunzio che svolgeva fino alla divisione dei compiti tra i
fondamentali funzioni in questo senso, suoi più stretti collaboratori, tra i
insieme con l’inquisitore e il patriarca, quali spiccavano il nipote Alessandro
ma che doveva anche trovare un Vitelli e il fidato Lutio Conti. Il caso
punto di incontro con i Savi all’eresia, del vescovo di Belluno Giovanni Dolfin
giudici laici nominati dal governo fu il più celebre tra i conflitti giuri-
della Serenissima. All’interno di questi sdizionali che videro protagonista il
temi generali, alcune figure di nunzi nunzio, alle prese, peraltro, con molti
emergono certamente più di altre: si altri casi di “chierici selvaggi” o co-
pensi ai casi di Altobello Averoldi (in munque di religiosi non così propensi
carica nei periodi 1517-23 e 1526- ad abbracciare l’ideale di vita riaffer-
28), di Giovanni Della Casa (1544- mato dal Concilio di Trento e che
1550), di Antonio Facchinetti (1566- spesso preferivano ricorrere alla giu-
73, nunzio al tempo della battaglia stizia laica, per essere giudicati, piut-
di Lepanto e poi papa con il nome di tosto che a quella religiosa. Ottenne
Innocenzo IX), di Orazio Mattei (1605- poco o nulla dalle schermaglie con le
1606, nunzio in carica ai tempi di autorità veneziane (ma come tanti
quell’Interdetto che, come sottolinea altri nunzi prima e dopo di lui), non
giustamente Albertoni, sopraggiunse comprese le intenzioni della Repub-
al termine di una lunga e costante blica nella guerra di Castro (non pre-
escalation di tensione tra la Santa vedendone l’ingresso nel conflitto al
Sede e la Serenissima), fino a Berlin- fianco di Odoardo Farnese e trovan-
gero Gessi (1607-1618). dosi infine costretto a una precipitosa
Quando Vitelli giunse a Venezia, fuga il 27 giugno 1643), il suo unico
la presunta congiura di Bedmar era successo fu lo stratagemma grazie al
stata sventata da tempo, ma i rapporti quale riuscì a far arrestare e giusti-
ispano-veneziani rimanevano pessimi. ziare (ad Avignone) Ferrante Pallavi-
La Guerra dei Trent’anni era in pieno cino, frate dalla vocazione piuttosto
svolgimento, la questione della Val- mediocre ma soprattutto autore pro-
tellina sembrava risolta con la pace lifico e velenoso (specie contro i Bar-
di Monzón (1626) e la peste aveva berini) che vantava potenti protezioni
appena lasciato molte vittime sul suo a Venezia.
cammino, tra cui il precedente nunzio Le parti più interessanti del libro
Giovanni Battista Agucchi. Creatura sono, a mio parere, quelle dedicate
barberiniana, di origini nobiliari, uma- ai conflitti tra il nunzio e l’ambascia-
nista, collezionista, bibliofilo, Vitelli tore spagnolo a Venezia, il conte de
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Agosto 2018 n.43
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)