Page 180 - Mediterranea 43
P. 180
386 Recensioni e schede
Nelle retoriche giornalistiche odierne, che si affastellano sulle pagine dei
che inevitabilmente sono latrici di giornali e sui siti web, un totale
senso comune e contribuiscono a rifiuto di autentica contestualizza-
formare l’opinione generale, l’episo- zione: ma, la ricerca del contesto e,
dio della violenza, anche e soprattutto quindi, la considerazione dei rapporti
quando essa sfocia nell’omicidio, di potere fra uomo e donna nel caso
tende a essere spettacolarizzata: specifico e nella società più in gene-
generalmente, la morte violenta di rale, è un esercizio così difficile e tal-
una donna per mano di un uomo, mente poco remunerativo in termini
spesso il suo compagno o la persona di ascolto e di presa sul pubblico da
che ha avuto con lei una relazione, è poter essere ignorato? È realizzabile
inserita fra i casi di cronaca nera e solo in “casi freddi” restituiti con
l’omicidio viene descritto come “rap- estrema parsimonia dalle carte d’ar-
tus”, “incidente” o “mo mento di follia”. chivio? O sta a noi, lettori e cittadini,
L’esempio che l’autrice analizza è pretenderlo nella carta stampata e
quello dell’omicidio dell’attrice fran- non accontentarci di facili voyeuri-
cese Marie Trintignant, uccisa a botte smi? Il volume curato da Simona
dal compagno Bertrand Cantat, lea- Feci e Laura Schettini induce alla
der del gruppo musicale dei Noir riflessione su questi e altri interroga-
Desir. I quotidiani francesi fecero a tivi, facendo del terreno storico un
gara per raccontare una favola di campo di impegno politico.
amore e morte, una riproposizione di
Tristano e Isotta o di Romeo e Giu- Nicoletta Bazzano
lietta, avvalorando questa tesi con la
pubblicazione di una dichiarazione di
Cantat: «Je réfute le terme de crime, Marco Albertoni, La missione di Decio
c’est un accident après une lutte et Francesco Vitelli nella storia della
une folie mais pas un crime» (Rifiuto Nunziatura di Venezia. Dai primi inca-
il termine di crimine, è un incidente richi alla guerra di Castro (1485-
dopo una lotta e una follia ma non è 1643), Collectanea Archivi Vaticani,
un crimine). In pochi descrivono il Città del Vaticano, 2017, pp. 347
carattere di Cantat e danno spazio
alle parole della madre della vittima, Il nunzio Decio Francesco Vitelli fu
che denunciò come il musicista protagonista di una carriera ecclesia-
avesse alle spalle una storia di vio- stica simile a molte altre nel Cinque-
lenza sulle compagne precedenti, lad- Seicento italiano. Eppure, come
dove di Marie Trintignant viene messa dimostra Marco Albertoni nel bel libro
in rilievo la storia sessuale e familiare, che sviluppa la sua tesi dottorale, la
i quattro figli avuti da precedenti sua esperienza in laguna fu comun-
matrimoni, le scelte professionali que significativa, anche se, alla fine,
sempre indirizzate all’interpretazione fallimentare per lo stesso prelato.
di donne folli e crudeli, la cui resa era Come indicato già nel titolo, il
amplificata dalla voce arrochita dalle libro è tuttavia ben più di una sem-
troppe sigarette… plice biografia o di un’analisi detta-
È evidente in questo caso, ma gliata degli undici anni (1632-1643)
anche nelle cronache di altre violenze della nunziatura di Vitelli. Questa
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Agosto 2018 n.43
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)