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Recensioni e schede 389
la Roca, e alla guerra di Castro. Juan Chiude il libro, prima di bibliogra-
Antonio de Vera y Figueroa, conte de fia e indici, una bella e utile appen-
la Roca, fu personaggio certamente dice, con “Cronotassi dei nunzi nella
stravagante e sui generis, ma fu so- Repubblica di Venezia dal 1485 al
prattutto un abile politico e un di- 1643”, “Elenco degli inquisiti dai Savi
plomatico furbo e spregiudicato. Fe- all’eresia durante la nunziatura
delissimo di Olivares, non si fece Vitelli” e la trascrizione del “Breve
scrupoli nel creare e diffondere notizie delle facoltà attribuite a Vitelli in
false pur di tenere lontana Venezia qualità di nunzio a Venezia”.
dal fronte antiasburgico in Europa
e, ancor di più, per creare divisioni Giuseppe Mrozek Eliszezynski
all’interno di quello stesso fronte.
Egli stesso autore di testi di stampo
antibarberiniano, nonché di false let- Stefano Menna, Gonzalo Guerrero e
tere di Francesco Barberini al cardi- la frontiera dell’identità, Jouvence
nale Richelieu, il conte si prese spesso Historica, Milano 2017, pp. 185
gioco di Vitelli, denunciando in questo
senso la sua mediocrità politica. Esistono casi nella storia in cui
Nella “Conclusione”, Albertoni personaggi di cui si sa poco o nulla,
esplicitamente scrive, e a ragione, e della cui stessa esistenza si
di “insuccesso netto” e di “fallimento potrebbe arrivare a dubitare, sono
sostanziale” a proposito dei risultati stati oggetto di un processo plurise-
conseguiti da Vitelli durante la sua colare di costruzione di un mito, di
nunziatura. Morì il 25 febbraio 1646, un simbolo, di un’identità. È quanto
certamente più ricco di quanto lo successo a Gonzalo Guerrero, perso-
fosse stato prima di arrivare a Ve- naggio semisconosciuto in Europa,
nezia. Secondo alcune fonti, era ma che è stato invece investito di una
stato fatto cardinale “in pectore” da pluralità di significati, di suggestioni
Urbano VIII, ma la sua nomina non e di immagini nel Messico di età
divenne mai esecutiva: forse sem- moderna e contemporanea, ma
plicemente perché il papa morì an- soprattutto a partire dagli anni Set-
zitempo, ma probabilmente il cattivo tanta del XX secolo. Stefano Menna,
esito dell’esperienza veneziana ne archivista e storico non accademico,
arrestò la promozione. Ben voluto ripercorre la costruzione di questo
più da Francesco e Antonio Barbe- mito in un agile libro, che ha il pregio
rini che non dal pontefice, la carriera di rendere noto al pubblico italiano
di Vitelli di fatto finì con l’elezione una storia e un personaggio ignoti ai
di Innocenzo X. Negli anni della sua più, di affrontare attraverso essi temi
nunziatura, Roma e Venezia si scon- delicati e di grande attualità anche
trarono, ma dovettero anche pren- nell’Europa odierna, e di presentare
dere atto che il loro ruolo in Europa uno studio che è davvero un ponte,
era ormai marginale. E di fatto, un punto di contatto tra Storia e
negli anni successivi, furono co- Antropologia.
strette a riavvicinarsi. Mentre i con- Nell’Introduzione, l’autore spiega
flitti giurisdizionali erano destinati come quel processo ottocentesco di
a proseguire. “invenzione della tradizione”, descritto
n.43 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Agosto 2018
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)