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L’Esclave religieux di Antoine Quartier (Tripoli, 1660-1668), come fonte storica 165
è firmata F.A.Q., sigla nella quale Guy Turbet Delof, Le père mercedaire
Antoine Quartier et sa chronique tripoline des années 1660-1668, «Les
Cahiers de Tunisie», 20, 1972, pp. 51–58, ha identificato il trinitario
Antoine Quartier, grazie alla menzione fattane da Germain Moüette,
Relation de captivité dans les royaumes de Fez et de Maroc, Paris,
J.Cochart, 1683. Poiché il titolo del contributo di Turbet Delof non fa
riferimento alla schiavitù di Quartier, il suo richiamo all’opera del mer-
cedario è sfuggito agli studiosi del tema specifico della schiavitù medi-
terranea. Il volume originale è peraltro rarissimo: il Karlsruher
Virtueller Katalog (KvK) ne segnala soltanto la copia alla Bibliothèque
Nationale de France.
Nella edizione originale del 1690 – consultabile on line in Gallica.
Bibliothèque numérique – la paginazione inizia soltanto dal primo capi-
tolo. Alla dedica, segue l’ Avertissement (pp. 6-14 nn.) nel quale l’autore
espone le motivazioni per le quali ha scritto e pubblicato il volume e ne
riassume il contenuto (a p. 13 nn. scrive: «je décris la Ville de Tripoli,
l’estat du Royaume & les moeurs des Habitants»). Segue ancora un
sommario, piuttosto dettagliato, dei quindici capitoli (pp. 15-22 nn.) e
infine il Privilège per l’edizione (pp. 23-24 nn.); inizia poi il testo con
numerazione da p. 1 a 315. In questo contributo però le citazioni del
testo e la relativa indicazione del numero delle pagine (indicazioni poste
fra parentesi nel corso stesso del testo) fanno riferimento all’edizione de
L’esclave religieux curata con molto rigore dal padre trinitario Hugo
Cocard, nel numero delle «Analecta Mercedaria», 2003, pp.123-301.
Ringrazio vivamente padre Antonio Rubino, storico dei Mercedari in Ita-
lia, per avermene fornito una copia.
Guy Turbet Delof tratta de L’esclave religieux nei suoi preziosi
volumi L’Afrique barbaresque dans la littérature française au XVIe et
XVIIe siècle, Lille, Université de Lille, 1973, pp. 241-245 e 277-281 e
Bibliographie critique du Maghreb dans la littérature française 1532-
1715, Alger, SNED, 1976. Nel mio saggio su Storiografia e fonti occiden-
tali sulla Libia (1510-1911), Roma, 1982, p. 33, il saggio di Quartier è
segnalato ma io stesso non ho preso diretta visione dell’opera se non
una decina di anni fa.
Per tutte le notizie riferite dallo schiavo francese è ovvio fare il con-
fronto con la nota Histoire chronologique du Royaume de Tripoly de Bar-
barie, manoscritto conservato alla Bibliothèque de France (alla sezione
‘antica’, di Rue Richelieu; Mss. Français, n. 12219 e 1220), attribuita a
un altro francese, il medico Girard, anche egli schiavo a Tripoli, dal
1668 al 1680 circa, dunque dopo il riscatto di Quartier. L’ Histoire fu
scoperta e utilizzata da L. Ch. Féraud e da altri, fra cui l’italiano Salva-
tore Aurigemma (v. avanti riferimenti a questi autori). Nel 1934 la
segnalò P. Toschi, Le fonti inedite della storia della Tripolitania, Intra,
1934, ripreso, con aggiornamento sull’utilizzo già avvenuto, da S. Bono,
n.45 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Aprile 2019
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)