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Studenti e rifugiati: i giovani iraniani nell’Italia del secondo dopoguerra   121


                    quella società civile.  Altro esponente del Pci a intervenire fu Alessan-
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                    dro Natta che, il 19 ottobre 1978, propose un pronunciamento di con-
                    danna del Parlamento per la repressione in atto in Persia e chiese ve-
                    nissero tutelati coloro che erano stati costretti a fuggire da quel re-
                    gime . Solidale al fianco dell’opposizione allo Scià fu anche l’on. Carlo
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                    Fracanzani, democristiano e sottosegretario agli Esteri del IV governo
                    di Giulio Andreotti, il quale recatosi in Iran assieme al deputato labu-
                    rista britannico Russel Kerr e all'americano James Cockcrof, su invito
                    dell'Associazione  dei  giuristi  iraniani,  aveva  raccolto  materiale  sulle
                    violazioni dei diritti umani.
                       Le acquisizioni del suo viaggio furono presentate a Roma nel corso
                    di una conferenza stampa organizzata dalla Lega internazionale per i
                    diritti  e  la  liberazione  dei  popoli,  presente  anche  il  senatore  Lelio
                    Basso .
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                    La fine di un’illusione

                       La rivoluzione del ‘79 rappresentò un cambiamento radicale, voluto
                    da differenti componenti della popolazione, tra le quali alcune influen-
                    zate  dalle  idee  di  Ali  Shariati,  anche  se  fu  soprattutto  Khomeyni  il
                    punto di riferimento per le opposizioni allo Scià: così tra il 10 e l’11
                    dicembre del 1978 milioni di iraniani scesero in piazza chiedendo la
                    fine del suo esilio e l’allontanamento di Raza Palhavi. I moti ebbero
                    successo e il 16 gennaio 1979 il monarca lasciò la Persia, e il 1° feb-
                    braio l’ayatollah tornò nel Paese accolto come un eroe . Ancor prima
                                                                         78
                    dell’arrivo di Khomeyni in Iran era stato costituito il consiglio rivolu-
                    zionario islamico, nonché comitati rivoluzionari dislocati nei vari luo-
                    ghi del Paese (i komiteh), pensati su modello dei soviet e sostenuti dai
                    Mujaheddin, dai membri del partito Tudeh, dai Fedayyin del popolo e
                    i Fadayan-e-Islam  79 .




                       75  Pajetta: la nostra solidarietà deve esprimersi con la lotta, «L’Unità», 10 settembre
                    1978.
                       76  VII Legislatura della repubblica italiana, Interrogazione a risposta orale 3/02995
                    presentata  da  Alessandro  Natta  in  data  1978.09.19.  https://storia.camera.it/docu
                    menti/indirizzo-e-controllo/19780919-19781013-interrogazione-risposta-orale-3#nav.
                    Cfr.  anche  Largo  schieramento  dei  partiti  contro  la  repressione  Drammatiche  testimo-
                    nianze sul regime dello scià, «L’Unità», 4 ottobre 1978.
                       77  Drammatiche testimonianze sul regime dello Scià Conferenza stampa dell'on. Fra-
                    canzani alla Lega internazionale per i diritti dei popoli, «L’Unità», 4 ottobre 1978.
                       78  P. L. Petrillo, Iran, cit., pp. 134-135.
                       79  R. Guolo, La via dell’Iman. L’Iran da Khomeini a Ahmadinejad, Laterza, Roma-
                    Bari, 2007, pp. 27-29.


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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