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                giovani,  tutti  dichiaratamente  vicini  al  regime  sciita  e  come  ciò
                avesse messo in allarme i «numerosissimi iraniani anti- Khomeyni
                che si trovavano nella provincia». Questi, preoccupati e alla ricerca
                di sostegno da parte delle forze democratiche italiane, avevano sti-
                lato un volantino in cui era scritto: «Khomeyni sta usando tutta la
                sua forza e la sua arroganza per stroncare la lotta del popolo ira-
                niano arrivando anche a perseguitare gli iraniani democratici-dis-
                sidenti che vivono all’estero per studiare, inviando schiere di pro-
                vocatori,  spesso  coperti  da  passaporto  diplomatico,  che  hanno  il
                compito di creare scontri tra opposte fazioni con il fine di costrin-
                gere il Governo ospitante a espellere i colpevoli, che una volta in
                patria verrebbero inesorabilmente giustiziati» .
                                                              97
                   Anche  la  Questura  di  Napoli  segnalava  –  nel  giugno  del  1984  –
                l’iscrizione di circa 90 «elementi attivi sostenitori del regime di Kho-
                meyni», il cui «scopo principale era quello di fare proselitismo tra gli
                altri connazionali di opposte tendenze politiche, non trascurando di
                porre in essere metodi provocatori e violenti, anche in vista dell'ottima
                considerazione che avrebbero goduto da parte del regime del loro Paese
                in caso di coattivo rimpatrio» .
                                            98
                   Al Direttore del Dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero
                degli Interni era chiaro, dunque, l’intento degli «elementi filokhomei-
                nisti» di creare disordini nel corso della manifestazione ed effettuare
                rilievi  fotografici  in  modo  da  permettere  l’identificazione  dei  dissi-
                denti .
                     99
                   I giovani mussulmani erano riuniti nell’Associazione islamica degli
                studenti iraniani in Italia, diretta emanazione dell'Unione comunità
                studentesche  islamiche  in  Europa,  i  cui  esponenti  erano  in  stretto
                contatto con le autorità del loro Paese. Costoro si dichiaravano «vittime
                di  ostilità  di  correnti  politiche  che  favoreggiavano  il  terrorismo  ira-
                niano  all’estero»,  con  l’obiettivo  di  «creare  un  clima  di  terrore  e  di
                preoccupazione  intorno  gli  studenti  iraniani  musulmani»,  che  non





                   97  Testo manoscritto di volantino, firmato “Studenti democratici iraniani a Perugia”,
                allegato a informativa del questore di Perugia Trio, 15 settembre 1983, Acs, Mi, Dg Ps,
                Affari Generali, Categoria G. Associazioni 1944-1986, busta 384. fasc. G10/37/5 Stu-
                denti iraniani attività fasc. 1, sottofasc. 5: studenti iraniani.
                   98  Documento dattiloscritto al ministro dell’Interno, 23 maggio 1984, firmato il que-
                store Monarca, Acs; si avvale fasc. G10/37/5 Studenti iraniani attività fascicolo 2, sot-
                tofasc. 17.
                   99  Direttore Dipartimento di pubblica sicurezza, servizio ordine pubblico, Ministero
                Interni, ai prefetti e questori Firenze e Perugia, 18 giugno 1984, Acs, Mi, Dg Ps, Affari
                Generali,  Categoria  G.  Associazioni 1944-1986,  busta  384.  fasc.  G10/37/5  Studenti
                iraniani attività fasc. 1, sottofasc. 10: studenti iraniani.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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