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                questo quadro egli stesso leggeva il   l’intreccio  tra  pubblico  e  privato
                dolore  della  propria  vita,  costellata   nella vita del sovrano» (p. 179), come
                da  innumerevoli  gravi  perdite.  La   anche «della società di corte e del di-
                scomparsa precoce della madre Mar-  battito  politico  del  tempo»  (181).  In
                gherita d’Austria segnò in modo de-  quest’ottica  Musi  supera  lo  stereo-
                cisivo la vita del futuro sovrano, che   tipo  della  debolezza  del  principe  e
                non riuscì mai a elaborare completa-  per contrasto della forza straordina-
                mente  il  lutto  e  a  superare  l’osses-  ria della sua interlocutrice, secondo
                sione della morte. Dolorosa fu la per-  il giudizio negativo su Filippo IV e la
                dita  della  prima  moglie,  Isabella  di   sua epoca proprio della storiografia
                Borbone, «su secreta valida» (p. 55),   ottocentesca.  Ne  emerge  piuttosto
                alla  quale  riserva  parole  di  grande   uno  spazio  politico  in  cui  l’ambito
                intimità, che lasciano trasparire una   decisionale della Corona anziché re-
                confidenza tra i due ben al di là della   stringersi  sembra  invece  acquisire
                distanza  imposta  dall’etichetta  di   preminenza: pur nell’inevitabile dia-
                Corte alla relazione tra coniugi reali:   lettica cortigiana tra fazioni, pur nel
                «in una sola persona ho perso tutto   necessario ricorso alla privanza, il re
                quanto avrei potuto perdere in que-  rimaneva  il  motore  dello  stato  e  il
                sto mondo» (lettera a suor Maria de   terminale  di  ogni  decisione  («in  ul-
                Agreda); «in un solo giorno ho perso   tima  istanza,  fa  capire  Filippo,  de-
                la moglie, l’amica, il conforto in tutti   cido io», p. 182).
                i miei travagli» (lettera alla contessa   Le  vicende  personali  e  familiari
                di Parédes, intima e carissima amica   del  sovrano  hanno  fortemente  pe-
                della  regina).  Successivamente  la   sato sul modo in cui ne è stato dise-
                morte  per  vaiolo  dell’amatissimo  fi-  gnato il profilo pubblico: nel quadro
                glio Baltasar Carlo, su cui aveva ri-  di  una  tradizione  storiografica  in-
                posto tutte le speranze umane e po-  trisa di antispagnolismo Filippo IV è
                litiche, suo erede universale, lo colpì   divenuto  il  paradigma  negativo  e  il
                duramente sia sul piano umano sia   simbolo  della  parabola  discendente
                su  quello  dinastico:  una  dispera-  della  monarchia  spagnola.  Musi  ri-
                zione lenita solo nel quadro di una   percorre gli snodi principali della co-
                visione provvidenzialistica della vita   struzione  del  pregiudizio  nei  con-
                come  prova  della  giustizia  divina,   fronti della Spagna e della dinastia
                alla cui volontà anche il sovrano do-  asburgica di cui la leyenda negra è
                veva  conformarsi,  legge  ineluttabile   esemplificazione, mostrando come la
                oltre che severa.                   rappresentazione dei vizi privati del
                   Dolore  e  sofferenza  personali   principe si fece espressione della de-
                emergono  con  lucidità  nelle  lettere,   cadenza  dell’intera  società  di  corte
                ben 614, scambiate con suor Maria   del tempo e divenne proiezione della
                de  Agreda,  al  secolo  Maria  Coronel   sua  impotenza  sul  piano  pubblico.
                de Arana, una mistica che aveva in-  La  sua  personalità  di  statista  ne  è
                dossato  l’abito  delle  Concezioniste   stata così per secoli oscurata in un
                Francescane,  considerata  uno  dei   contesto di stereotipi, che ne hanno
                personaggi  più  affascinanti  tra  le   enfatizzato le fragilità piuttosto che
                “sante vive” d’età barocca. A lei l’A.   le capacità decisionali.
                dedica un intero capitolo, Religione e   Musi restituisce storicità al per-
                politica, a dimostrazione dell’impor-  corso  politico  del  sovrano,  indivi-
                tanza di quella corrispondenza epi-  duando delle tappe in cui tra luci e
                stolare, «straordinario spaccato del-  ombre emergono i cambiamenti che





                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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