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                zione dell’autrice), puntando in ma-  privo di interesse è il tempismo con
                niera oculata su una marineria au-  il quale quest’ultimo progetto - per la
                toctona.                            verità  effimero  –  venne  realizzato:
                   Di  fatto,  se  Messina  non  poteva   proprio  negli  anni  Cinquanta  del
                più essere la prima cosa, non fu per   XVIII  secolo  anche  i  Savoia  pensa-
                davvero neppure la seconda. Rema-   rono  all’istituzione  di  una  compa-
                vano in senso contrario gli arrenda-  gnia  privilegiata  che  operasse  nel
                tori delle gabelle di seta e olio, prin-  porto  (franco)  di  Nizza,  la  quale  al
                cipali prodotti dell’area dello Stretto,   pari  di  quella  messinese  si  proiet-
                che  non  volevano  fare  a  meno  dei   tasse  verso  i  porti  atlantici  iberici
                loro introiti. E remava in senso con-  (Cadice, Lisbona), capolinea dei pro-
                trario  l’attenzione  prioritaria  attri-  dotti  coloniali.  Inoltre,  nelle  rispet-
                buita  a  Napoli,  che  per  i  Borbone   tive sedi di discussione gli apparati
                non andava privata di merci a buon   di governo sabaudi e borbonici con-
                mercato per i consumi della popola-  divisero per i rispettivi progetti (Mes-
                zione urbana e per le esigenze delle   sina  da  una  parte,  Nizza  dall’altra)
                manifatture urbane, e che per que-  analoghi  strumenti  di  finanzia-
                sto  motivo  ricevette  privilegi  mag-  mento, come l’istituzione di un lotto.
                giori rispetto a Messina. In un gioco   Il  porto  franco  nel  Mediterraneo  fu
                svantaggioso di rapporti politici, an-  certamente una faccenda di condivi-
                che Palermo non mancava di intral-  sione di linee e di modelli.
                ciare gli affari dello scalo messinese,   Altro merito del libro è quello di
                come  dimostra  il  caso  dello  “sca-  aver  saputo  includere  nel  campo
                sciato”  dei  panni  ben  descritto  nel   analitico  anche  aspetti  apparente-
                capitolo  4.  Aveva  ragione  il  titolare   mente meno evidenti, ma decisivi ai
                della segrezia della città (sorta di uf-  fini  della  piena  comprensione  del-
                ficio  di  amministrazione  doganale)   l’azione delle parti in gioco: il riferi-
                Ignazio  Abadal:  il  porto  franco  di   mento è in primo luogo al contrab-
                Messina era destinato a restare «una   bando.  Mentre  i  vertici  politici  for-
                pianta che non produrrà mai frutti».   mulavano  proposte  ed  emanavano
                   Per altro verso, alcune idee appa-  correttivi nella normativa doganale,
                rivano in parziale contraddizione ri-  uno  sciame  di  piccole  imbarcazioni
                spetto  al  principio  ispiratore  del   trafficavano  illegalmente  sulle  due
                porto  franco,  ossia  la  “libertà”  di   sponde dello Stretto. Olio, sale, seta
                commercio,  che  significava  mettere   erano i principali prodotti oggetto di
                tutti  sullo  stesso  piano.  La  fiera   frode: in particolare l’ultimo dei tre
                franca  di  agosto,  durante  la  quale   prodotti  dell’elenco  era  portato  so-
                era possibile importare merce senza   vente  sulle  spiagge  dei  sobborghi  a
                pagare  alcun  tipo  di  dazio,  creava   nord di Messina, ed era travasato su
                una discriminazione verso chi aves-  legni  di  maggiori  dimensioni  diretti
                se  voluto  utilizzare  il  porto  in  altri   verso Livorno (eludendo i diritti do-
                periodi  dell’anno  (fu  in  ogni  caso   ganali  messinesi);  altrimenti  attra-
                abolita nel 1728); e la compagnia di   verso Porta Reale merce di contrab-
                negozio  avviata  verso  metà  Sette-  bando  veniva  immessa  di  nascosto
                cento,  con  i  suoi  monopoli,  andò  a   via terra nel resto della Sicilia, ma-
                danneggiare  la  comunità  greca  da   gari con la proverbiale complicità del
                tempo  impegnata  nei  commerci  le-  personale  di  dogana.  Si  potrebbe
                vantini, nonché tutti i negozianti at-  forse  azzardare  che  i  contrabbandi
                tivi nel commercio del pellame. Non   rappresentassero  una  decisiva  val-





                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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