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Recensioni e Schede                                              259


                    un eccessivo sviluppo manifatturiero   consegue nel Regno di Napoli a pa-
                    sono  considerati  da  Romeo  limiti   ragone  delle  riforme  leopoldine  in
                    della visione del Genovesi che dimo-  Toscana,  teresiane  e  giuseppine  in
                    strano la sua distanza dai problemi   Lombardia.  E  non  vi  è  nessun  ac-
                    reali dell’economia meridionale.    cenno nel pensiero napoletano a so-
                       Per quanto riguarda il Filangieri,   luzioni  di  tipo  rivoluzionario  prima
                    Romeo  gli  riconosce  la  sintonia  col   del 1789, perché «il ceto colto restava
                    trinomio  illuministico  ragione/pub-  una sparuta minoranza di fronte alla
                    blica  utilità/felicità  nazionale;  l’es-  generale indifferenza delle masse po-
                    sere stato, insieme con il Beccaria, «il   polari e al conservatorismo reaziona-
                    maggior pensatore del nostro Sette-  rio  dello  stesso  ceto  medio,  che  in
                    cento», soprattutto in materia di ri-  Francia si era messo alla testa della
                    forma del diritto e dei procedimenti   Rivoluzione, ma che nel Regno di Na-
                    penali e nel giurisdizionalismo estre-  poli restava in gran parte cointeres-
                    mo  secondo  la  tradizione  gianno-  sato al vecchio ordine di cose, vuoi
                    niana. Ma Romeo rileva pure il limite   come borghesia agraria erettasi sullo
                    dell’eclettismo di Filangieri nelle dot-  sfruttamento  dei  contadini  nell’am-
                    trine economiche e l’oscillazione an-  bito dell’arretratezza produttiva del-
                    che in lui tra mercantilismo e fisio-  l’agricoltura meridionale, vuoi come
                    crazia.                             gruppi cittadini di appaltatori di im-
                       La distanza da Croce si manifesta   poste o speculatori o di forensi cre-
                    infine  nel  giudizio  conclusivo  sulla   sciuti  sugli  intrighi  nascenti  dalle
                    stagione  illuministica  meridionale   vecchi e caotiche legislazioni».
                    fino agli anni Ottanta del Settecento.   Il saggio si conclude con la piena
                    Per  Romeo  la  classe  intellettuale  e   adesione  di  Romeo  al  giudizio  di
                    politica  del  Mezzogiorno  continen-  Croce sul 1799 e sull’eredità lasciata
                    tale, che trasse ispirazione dai Lumi,   dal  Settecento  e  dai  repubblicani
                    dimostrò scarsa conoscenza dei pro-  della rivoluzione ai «patrioti del ma-
                    blemi  del  paese  e  lontananza  dalla   turo  Risorgimento».  Essi,  «nono-
                    sua  realtà,  caratterizzata  dall’ecce-  stante  la  loro  sconfitta  immediata,
                    denza  di  popolazione  agricola  e   furono, come scrisse il Croce, i crea-
                    dall’arretratezza industriale: e i limiti   tori  dell’unica  grande  tradizione  di
                    di  quella  classe  sarebbero  rimasti   cui possa trar vanto il Mezzogiorno, i
                    costanti fino al 1860. Le simpatie di   fondatori  della  classe  politica  meri-
                    Romeo  si  dirigono  piuttosto  verso   dionale: la prima che meritasse vera-
                    l’ultima  generazione  illuministica,   mente questo nome, fin dalla fonda-
                    quella di Palmieri e Galanti. Del se-  zione dell’antico Regno normanno».
                    condo  apprezza  soprattutto  la  De-  Altro  elemento  importante  nella
                    scrizione  delle  Sicilie,  l’empirismo  e   prospettiva dell’analisi di Romeo è il
                    l’uso della statistica e delle indagini   confronto fra nazione siciliana e na-
                    locali, la diffusione del nuovo spirito   zione napoletana. Fu importante, da
                    pubblico,  la  visione  della  comples-  questo punto di vista, la discussione
                    sità dei processi storici che avvicina   con Giuseppe Galasso, risalente alla
                    Galanti a Cuoco.                    pubblicazione dell’opera di quest’ul-
                       Ma nel confronto col riformismo   timo  Mezzogiorno  medievale  e  mo-
                    toscano  e  lombardo  quello  napole-  derno (1965) e ripresa nei primi anni
                    tano  è  fortemente  penalizzato:  a   Ottanta allorché i due storici formu-
                    parte la riduzione dell’antica potenza   larono l’orientamento per la prepara-
                    e  ingerenza  della  Chiesa,  poco  si   zione  della  monumentale  Storia  del




                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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