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650 Pierre Niccolò Sofia
Per comprendere tale evoluzione e la divergenza rispetto al setificio
è necessario soffermarsi innanzi tutto sulla filiera di produzione delle
conterie e delle manifatture a lume veneziane nel Settecento, che rap-
presenta uno dei fattori esplicativi della resilienza di questo settore.
3. Una filiera competitiva
All’interno di una vetreria organizzata in forma di proto-distretto
industriale , nel XVIII secolo a Venezia la produzione delle perle è ge-
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stita da tre corpi di mestiere: l’Arte di Murano, situata sull’isola omo-
nima, l’Arte dei Paternostreri o Margariteri e l’Arte dei Suppialume o
Perleri, che lavorano a Venezia. La prima corporazione fabbrica i semi-
lavorati (canne e smalti) che le altre due trasformano in perle di vetro,
utilizzando due tecniche differenti: la fornace nel caso dei Margariteri,
la lucerna nel caso dei Perleri . La fabbricazione delle perle veneziane
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comprende le fasi e gli attori seguenti: le materie prime – importate da
ogni angolo del Mediterraneo – sono acquistate dai patroni di Mu-
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rano. Nelle loro fornaci, esse sono trasformate in canne e smalti dai
maestri e dagli altri lavoratori dell’Arte. I patroni di Murano vendono
poi questi semilavorati ai patroni margariteri e ai negozianti perleri che,
a loro volta, li fanno lavorare nelle fornaci (i primi) e nelle case (i se-
condi). Una volta infilate in mazzi , le perle di vetro così prodotte sono
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quindi vendute all’ingrosso dai medesimi patroni e negozianti delle due
Arti ai mercanti a Venezia o spedite direttamente ai mercanti delle
piazze europee e mediterranee, secondo le commissioni ricevute. Que-
sti ultimi, generalmente dopo molteplici passaggi di mano, le spedi-
scono verso i mercati di sbocco situati su quasi tutti i continenti.
25 W. Panciera, L’economia: imprenditoria, corporazioni, lavoro cit., p. 537-547; F.
Trivellato, Fondamenta dei vetrai cit., pp. 11, 134-134. Sull’applicazione del concetto
d’origine marshalliana di distretto industriale si vedano G. Becattini, Mercato e forze
locali: il distretto industriale, il Mulino, Bologna, 1987; C. Maitte, Incertitude et bricola-
ges. L’industrie textile à Prato aux 18 e et 19 e siècles, «Annales HSS», n°46, 1996, pp.
1275-1303; J. Daumas, Districts industriels: du concept à l’histoire. Les termes du débat,
«Revue économique», n°58, 2007, pp. 131-151.
26 L. Zecchin, Vetro e vetrai di Murano: studi sulla storia del vetro, vol. I, Arsenale
Editrice, Venezia, 1987, pp. 88-91.
27 Barbaria, Egitto, Istria, Liguria, Malta, Piemonte, Sicilia, Siria, Spagna, solo per
nominare alcuni dei mercati di importazione delle ceneri sodiche, del silicio, della man-
ganese, del natron etc.
28 Occupazione spesso svolta da schiere di lavoratrici appartenenti o no alle Arti
suddette, F. Trivellato, Out of Women’s Hands cit.
Mediterranea – ricerche storiche – Anno XIX – Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)