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Nicchie commerciali e resilienza dei sistemi economici mediterranei di età moderna... 655
lisi di questi due flussi principali che si possono apprezzare la diffu-
sione, i mercati, gli attori e l’importanza di un commercio che collega
Venezia al mondo.
Tuttavia, prima di passare a tale analisi è necessario puntualizzare
che l’importanza di un prodotto di nicchia come le perle di vetro per il
commercio veneziano non si comprende appieno se ci si sofferma alla
sola dimensione quantitativa, che pure è fondamentale. Per cogliere
appieno il ruolo di questo gruppo di prodotti è necessario adottare una
prospettiva storicamente contestualizzata, prendendo in considera-
zione la strategia commerciale di Venezia.
Di fatto, malgrado la crescente importanza della Terraferma per
l’economia veneziana , il commercio marittimo e la navigazione sono
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considerati le fondamenta dello Stato e dell’indipendenza veneziani
ancora nel Settecento . Oltre a essere concepito come uno strumento
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per ottenere metallo prezioso sotto forma di moneta – e quindi ric-
chezza – secondo una visione essenzialmente mercantilistica degli
scambi , il commercio – soprattutto quello marittimo – è pensato so-
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prattutto come motore primo dell’attività economica della Dominante
e del Dominio. Il traffico mercantile deve rispondere a una serie di fun-
zioni: attrarre flussi di materie prime e di prodotti che alimentino le
industrie veneziane e soddisfino i consumi; dare quindi impiego ai
sudditi, spesso inquadrati e quindi controllati all’interno delle corpo-
razioni, così che essi partecipino all’arricchimento della nazione e non
41 E. Demo, Industry and production in the Venetian Terraferma (15th-18th Centuries),
in E.R. Dursteler (eds.), A Companion to Venetian History, 1400-1797, Brill, Leida e Bos-
ton, 2013, pp. 291-318.
42 Nel 1759, in una scrittura al Senato, i Cinque Savi alla Mercanzia sottolineano che
sulla disponibilità «di capitani, di marinari, di quantità di robusti legni […] sta riposta
la ricchezza, la potenza, la sicurezza e la libertà», Asve, Vsm, Prima serie, b. 188, c. 1r
(16.11.1759). Una convinzione forse non solo ‘tradizionale’, dato che il trasporto marit-
timo contribuisce in misura essenziale alla crescita delle economie europee dell’età mo-
derna, J. Lucassen, R.W. Unger, Shipping, productivity and economic growth, in R.W.
Unger (eds.), Shipping and Economic Growth 1350-1850, Brill, Leida e Boston, 2011, pp.
1-44. Sull’importanza della dimensione e del trasporto marittimo nella storia economica
di Venezia si veda L. Pezzolo, The rise and decline of a great power: Venice 1250-1650,
Working Papers Department of Economics Ca’ Foscari University of Venice, n°27, WP,
2006; L. Pezzolo, The Venetian Economy, in E.R. Dursteler (eds.), A Companion to Vene-
tian History, 1400-1797 cit., pp. 255-290, pp. 256-269 in particolare.
43 Sempre nel 1759, nella medesima scrittura al Senato, i Cinque Savi si lamentano
che «la numerosa quantità di prodotti, e manifatture estere per tanto tempo entrati an-
nualmente nelli Stati nostri per li necessari consumi, e che tuttavia entrano, hanno
succhiate, e succhiano somme esorbitanti di denaro, ed hanno impoverito ogni classe
di persone, e minorito il giro del soldo», Asve, Vsm, Prima serie, b. 188, c. 1r
(16.11.1759).
Mediterranea – ricerche storiche – Anno XIX – Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)