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                sono in Italia necessari, e che dall’Italia si prendevano in seconda e in
                terza mano» .
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                   Già nel 1748 la nave del capitano Giacomo Marchetich aveva fatto
                vela  da  Lisbona  verso  l’America  «a  visitare  i  lidi  mai  più  veduti  del
                Nuovo Mondo» , e forse qualche altro viaggio episodico – che ancora
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                ci sfugge – fu realizzato nei decenni immediatamente successivi; ma
                fu proprio nella parte centrale degli anni Ottanta che la navigazione
                oceanica  dei  legni  veneziani  si  intensificò:  sono  documentati  viaggi
                verso il continente americano (in particolare verso le piccole Antille) da
                Ostenda e da vari porti inglesi; e nel 1793 il console veneziano a Lon-
                dra annunciò l’arrivò di una flotta “nazionale” «ben numerosa dalla
                Giamaica  ed  Isole  occidentali,  con  grande  quantità  di  zuccari» 100 .
                Nell’allargare l’analisi oltre lo scenario dei porti atlantici europei, que-
                sti riferimenti finali alle spedizioni commerciali oltre Oceano vogliono
                richiamare l’attenzione su due punti, che si prefiggono di costituire
                uno stimolo ulteriore per la storia marittima veneziana: da una parte,
                la necessità di considerare che nella seconda metà del XVIII secolo la
                navigazione risentì, più che in altri periodi, della congiuntura politica
                e militare internazionale; e dall’altra, la consapevolezza che gli inte-
                ressi mercantili degli operatori marciani si erano spostati in discreta
                misura verso Ponente, fronte tradizionalmente trascurato dello ship-
                ping veneto. Sarà pur vero – parafrasando ancora una volta Ugo Tucci
                – che in fin dei conti si approfittò delle «sventure altrui», ma in ogni
                caso i veneziani seppero ritagliarsi uno spazio ben definito nei traffici
                delle “nuove spezie” in arrivo dall’Atlantico.



















                   98  Ivi, 710 bis.
                   99  U. Tucci, La marina mercantile veneziana cit., p. 178.
                   100  T. Pizzetti, Con la bandiera del protettor San Marco cit., p. 424. Cito un’altra elo-
                quente lettera consolare proveniente da Londra, datata 1 aprile 1783: «frattanto è ora
                sortito altro atto di Parlamento che permette alle navi neutrali di andar alle West Indie;
                […] io maneggio e spero di poter far partir per quella parte qualche nave veneta, spe-
                cialmente che quei capitani che colà sono stati desiderano di ritornarvi».



                Mediterranea – ricerche storiche – Anno XIX – Dicembre 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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