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610 Paolo Calcagno
Insomma, la bandiera di San Marco svolgeva un ruolo ausiliario
niente affatto trascurabile nei confronti del mercato urbano genovese,
e rendeva un ottimo servizio al ceto mercantile della Superba, che
verso fine Settecento risultava impegnato nell’acquisto e nella redistri-
buzione dei generi americani. Alcuni dei capitani veneti che osser-
viamo in ingresso a Genova sono ovviamente gli stessi ad essere se-
gnalati dai consoli della Serenissima a Cadice e a Lisbona. Matteo
Chiorco, con il suo Nuovo Leone Coronato, entrò il 12 febbraio 1779,
proveniente da Venezia, Rovigno e Malta, e fece nuovamente scalo a
Genova il 3 novembre di quello stesso anno, con merce caricata a Ca-
dice e alle isole di Hyères. Luca Giadrosich faceva il corriere delle merci
coloniali brasiliane: il 10 agosto 1778 arrivò da Lisbona con zucchero,
cuoio, tabacco, cacao, «droghe»; il 14 novembre dello stesso anno era
a Genova, in partenza per Lisbona; di nuovo, il 2 aprile 1779 fece in-
gresso nel porto ligure con zucchero, tabacco, cuoio presi a Lisbona, e
ripartì per il Portogallo il 17 giugno . In altri casi, dalle tempistiche
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dei viaggi documentati abbiamo conferma di un’azione a largo raggio
tra l’Adriatico e l’Atlantico passando per Genova: Niccolò Voluvich
giunse da Venezia il 13 gennaio 1778 e il 14 giugno dello stesso anno
entrava nuovamente nel porto di Genova proveniente da Lisbona; al
contrario il 6 dicembre 1778 Stefano Molena arrivò da Lisbona, in 28
giorni di navigazione, e il 1 novembre 1779 fece un nuovo ingresso a
Genova con fave caricate a Licata; e dopo aver depositato le merci ca-
ricate a Cadice il 10 settembre 1778, Vincenzo Mazzarovich era segna-
lato in partenza per Venezia il 24 ottobre .
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Il movimento era continuo, con numerose navi veneziane che con-
temporaneamente entravano, partivano o transitavano per il porto di
Genova. Il 24 ottobre 1778 il console Gaetano Gervasone – che a detta
del “collega” a Lisbona Perelli era un noleggiatore in prima persona dei
legni veneti - comunicò «la partenza delli capitani Modici per Cadice
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e Canarie, e Tarabocchia per Livorno», dove la sua nave sarebbe stata
«noleggiata per Levante», aggiungendo che «stanno di partenza per Li-
sbona li capitani Giadrosich e Ragusin, Caimazzo alla carica per Ca-
dice, Mazzarovich per costà [cioè per Venezia], Morone per Barcellona,
Suprenich per Mahon, Dabinorich per Palermo, Morin per Trieste,
Gambillo per Ancona» . Nella notte del 29 giugno 1781 sarebbero par-
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titi cinque «legni sudditi» nello stesso momento: si trattava dei capitani
Giadrosich per Lisbona, Fantuzzi per Cadice, Biaggini per Málaga,
87 Asv, Vsm, Lettere dei consoli, 686.
88 Ibidem.
89 Lettera del 28 agosto 1781, in Asv, Vsm, Lettere dei consoli, 695.
90 Asv, Vsm, Lettere dei consoli, 686. Ottimisticamente, il console aggiunse che «se
altri ne giungeranno potranno prendere le piazze che da suddetti si lasciano».
Mediterranea – ricerche storiche – Anno XIX – Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)