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                prie  ed  azzerare,  o  comunque  ridi-  proprio  ruolo  di  fonte  suprema
                mensionare,  la  rilevanza  dello  scalo   dell’autorità e di mediatore nelle di-
                genovese. In base ai rapporti di alcuni   spute tra i propri vassalli (le città, i
                consiglieri  di  re  Filippo,  infatti,  una   conti  ed  i  principi  dell’impero):  un
                volta  opportunamente  attrezzato,  il   ruolo di cui peraltro re Filippo – sulla
                porto  naturale  finalese  di  Varigotti   cui attitudine l’autore si sofferma in
                avrebbe  potuto  fruttare  200.000   modo articolato, restituendola quale
                scudi di entrata annuale, imponendo   frutto di istanze politico-strategiche,
                un  modesto  dazio  sul  valore  delle   ma anche di quell’universo mentale
                merci sbarcate (appena il 5%). Non a   e  valoriale  che  marcava  la  cultura
                caso,  tiene  a  ricordare  Edelmayer,   politica di Carlo V, ereditata dai suoi
                l’occupazione  di  Finale  da  parte  del   successori assieme alle rispettive di-
                governatore di Milano, Gabriel de la   gnità – era portato a riconoscere l’im-
                Cueva y Girón, duca di Albuquerque   portanza,  quale  garanzia  degli  as-
                (aprile  1571),  fu  seguita  da  una   setti  europei  ed  italiani,  e  dunque
                estesa  ed  approfondita  ricognizione   della coerenza interna e credibilità di
                del sito da parte dell’ingegnere mili-  una  monarchia  policentrica  quale
                tare Giorgio Paleari Fratino.       quella  spagnola.  E  ciò  anche  se,  o
                   L’acquisto  di  un  feudo  certa-  forse proprio perché, tale ruolo costi-
                mente  appetibile  per  la  Spagna  –  e   tuiva un vincolo capace di condizio-
                per le élite milanesi,  le  quali  espri-  nare  la  politica  spagnola  in  tutti  i
                mevano  una  vocazione  all’espan-  territori  giuridicamente  ricompresi
                sione che la politica madrilena por-  nel Sacro Romano impero, le cosid-
                tava a sintesi sul piano globale con   dette Bruchzonen, zone di divisione,
                le istanze espresse dagli altri centri   che  andavano  dai  Paesi  Bassi  allo
                di  potere  della  monarchia  –  trovò   Stato di Milano: negli stessi anni in
                però un ostacolo nella volontà impe-  cui si consumava la prima fase della
                riale  di  preservare  la  stessa  ragion   crisi finalese, il re di Spagna doveva
                d’essere  della  propria  autorità  sul   ottenere  l’autorizzazione  del  ramo
                Regno italico, tutelando gli interessi   austriaco per procedere contro i pro-
                dei  Del  Carretto,  almeno  sino  a   pri vassalli fiamminghi ribelli. Suc-
                quando questi si rifiutarono di ven-  cessivamente una dieta convocata a
                dere il proprio feudo agli Austrias. Se   Colonia  dall’imperatore  Rodolfo  II
                la sovranità viennese sul Regno ita-  per addivenire ad un compromesso
                lico  trovava  un  limite  nella  man-  tra  i  rivoltosi  e  la  Corona  spagnola
                canza di una base effettiva di potere   (1578)  adombrava  l’intento  del  so-
                su un territorio vasto, in cui si inter-  vrano di offrire una mediazione tanto
                secavano le autorità reali di soggetti   autorevole, quanto funzionale ad ac-
                militarmente ed economicamente ri-  quistare  spazi  concreti  di  influenza
                levanti, l’egemonia di Flippo II, cor-  nelle Fiandre, in parallelo con la ben
                roborata dal possesso di una base ir-  più  spregiudicata  iniziativa  del  fra-
                rinunciabile per rilevanza strategica   tello,  l’arciduca  Mattia,  spintosi  ad
                e prestigio politico, trovava un limite   accettare  l’offerta  di  alcuni  nobili
                nel  buon  diritto  dell’imperatore,  ol-  cattolici  di  sostituire  don  Giovanni
                tretutto suo parente, di esercitare il   d’Austria nel governo della regione 3 .



                   3  Lina Scalisi, Da Palermo a Colonia. Carlo Aragona Tagliavia e la questione delle
                Fiandre (1577-1580), Viella, Roma, 2019.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Agosto 2023
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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