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Il reclutamento dei ‘giovani’ delle aziende toscane nella Spagna andalusa… 143
Nella seconda metà del secolo successivo, alla selezione del perso-
nale toscano destinato all’Andalusia, – rispondente talora ad alcuni cri-
teri contrattuali societari e ad un percorso educativo di base – faceva
seguito un tirocinio mercantile affidato principalmente alla responsabi-
lità del direttore e alla pratica in loco. Emerge un modello di recluta-
mento del personale non ben formalizzato, piuttosto fluido, con moda-
lità operative condizionate di volta in volta dalle esigenze del negozio .
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Dallo studio si scorgono inoltre i reticoli sociali, generalmente orien-
tati alla collaborazione d’affari tra le case di negozio italiane in Spagna,
sia pure nell’interesse delle rispettive ‘nazioni’ . Sappiamo per esempio
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che nella sua lunga permanenza in Spagna, Garzoni non acconsentì
all’unione con ben due case di negozio italiane anche a causa degli
screzi che ebbe con alcuni giovani impiegati di quelle aziende . Per-
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tanto non dobbiamo sottovalutare l’importanza delle relazioni sociali in
un’azienda: l’aspetto umano contava, allora come oggi, e si rifletteva
nella gestione quotidiana del negozio.
In un periodo in cui la mercatura rappresenta ancora una via di
ascesa sociale, l’istituto dell’accomandita consentiva alla ricca borghe-
sia mercantile toscana, dai connotati ormai aristocratici, di canalizzare
i propri capitali in modo elastico e meno rischioso verso molteplici so-
cietà commerciali. Spesso apportatori, almeno inizialmente, della quota
di minoranza, i «ministri» o soci accomandatari si trovavano così a rap-
presentare l’azienda, come nel nostro caso, negli spazi della Spagna an-
dalusa, ricorrendo ai servizi di un personale segnatamente toscano.
Animati in molti casi da una forte volontà di promozione sociale questi
“giovani”, per anni all’ombra dei propri direttori, col tempo potevano
senz’altro apportare nuovi e ulteriori elementi alla nostra analisi; la lora assenza
confermerebbbe piuttosto un’evoluzione nelle forme del reclutamento, ormai affidato
ad accordi verbali o raccomandazioni.
86 Secondo Richard Goldthwaite la fluidità «era una caratteristica in tutti i settori
dell’economia fiorentina alla fine del Medioevo, dalla servitù domestica al personale
di una banca internazionale», cfr. R.A. Goldthwaite, Le aziende seriche e il mondo
degli affari a Firenze alla fine del ‘500, «Archivio Storico Italiano», vol. 169, 2 (628)
(aprile-giugno 2011), pp. 281-342, p. 291
87 Su questo aspetto ancora, M. Herrero Sánchez, The business relations, identi-
ties and political resources of Italian merchants in the early-modern Spanish monar-
chy: some introductory remarks, in C. Brilli, M. Herrero Sánchez (eds.), Italian Mer-
chants cit, pp. 1-12.
88 Tra le motivazioni della mancata ‘fusione’ societaria con i fiorentini Ginori nel
1677 vi era anche «quella di un figliolotto Ginori di circa anni 20 che sta in Cadiz
impertinente e presuntuoso», Asl, Archivio Garzoni, 62, n. 231, Siviglia-Lucca, Paolo
Garzoni a Andrea Garzoni, 29 giugno 1677, cc. n.n.; l’episodio rimanda ai rapporti
tra ‘nazioni’ mercantili o microsociedades atlantiche, cfr. A. Crespo Solana, Introduc-
ción. Aspectos para una visiones comparativas en el estudio de las comunidades mer-
cantiles (siglos XVI al XIX), in Eadem, Comunidades transnacionales cit, pp. 15-26.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XXI - Aprile 2024
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)