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Il reclutamento dei ‘giovani’ delle aziende toscane nella Spagna andalusa…   141


                   quelle voci, poi finite in debito all’azienda e riconducibili, assieme ai
                   salari, alla gestión de los gastos sociales . Infatti le ritroviamo tra le
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                   «spese di casa» e «spese di vitto» nel bilancio che Angelo Francesco Belli,
                   amministratore dell’omonima azienda di Cadice, manda al socio Fran-
                   cesco Feroni nel 1694 . Commentando il bilancio, Belli chiarisce che
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                   le «spese di banco» comprendono invece «porti di lettere, provisioni di
                   giovini, libri e occorrenze al negotio e mancie del Santo Natale» .
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                      In considerazione del forte rialzo dei prezzi che si ebbe in Castiglia
                   nell’ultimo terzo del XVII secolo, appare evidente come nel complesso
                   della conduzione di un’azienda in Spagna tali spese non fossero margi-
                   nali, e i salari dei ‘giovani’ concorrevano all’innalzamento dei costi. La
                   loro retribuzione era solitamente annua e in mancanza di riscontri og-
                   gettivi ipotizziamo che il trattamento economico venisse deciso tramite
                   accordi individuali col dipendente, o i familiari nei casi di minorità giu-
                   ridica .
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                      Ci  sfuggono  poi  i  criteri  nel  calcolo  delle  retribuzioni,  per  quanto
                   molto dovette contare l’esperienza maturata dal giovane e quanto questi
                   contribuisse con le sue capacità all’effettivo andamento del negozio. A
                   tal proposito appare significativo quanto accadeva a più di mille chilo-
                   metri di distanza, dove l’amministratore del negozio di Livorno e socio
                   di Francesco Feroni, Giovan Antonio Huigens di Colonia, scriveva al
                   fiorentino per convincerlo ad aumentare gli emolumenti dei ‘giovani’,
                   concedendo loro una piccola partecipazione agli utili del negozio. Gli
                   argomenti convincenti che adduceva a suffragio della sua proposta non
                   riguardavano solo le loro ottime capacità, – uno scritturale, un cassiere
                   e un soprintendente ai magazzini – ma servivano «per obbligare tutti ad
                   avere cura al bene della casa», altrimenti «nulla gli importa qualsisia
                   andamento o successo che segua» . In prospettiva futura, dunque, si
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                   potevano aumentare i salari dei dipendenti anche per coinvolgerli mag-
                   giormente nel negozio e assicurarsi migliori servizi da parte loro.
                      Infine, non pare superfluo che, in tutti gli accordi contrattuali ana-
                   lizzati,  alla  clausola  relativa  ai  ‘giovani’  facciano  seguito  precisazioni
                   sulla tenuta della cassa del negozio. Questa ricade genericamente sotto
                   la  responsabilità  degli  amministratori  nel  caso  lucchese,  mentre  nei


                      79  Cfr. M.G. Carrasco González, Los instrumentos cit, pp. 37-40.
                      80  Apf, vol. 390, 8, Bilancio levato dal libro debitori e creditori segnato B di Angelo
                   Francesco Belli di Cadis del 1694, cc. n.n.
                      81  Ivi, 7, Distinzione che sopra il bilancio si rimette, si dà al Signor Marchese Fabio
                   Feroni.
                      82  È verosimile pensare che i novizi percepissero fin dal principio una retribu-
                   zione, come già in uso nelle succursali estere del sistema Datini, cfr. F. Melis, Aspetti
                   cit, p. 316.
                      83  Ivi, 9, Lettera dell’Huigens del 14 agosto 1686 con la quale non pretende altra
                   participazione, cc. n.n.


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XXI - Aprile 2024
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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