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                                     A. S.E Il Ministro della Pubblica Istruzione
                                                    Mogadiscio

                               Al Magnifico Rettore dell’Università Nazionale Somala
                                                    Mogadiscio

                                         Al Preside della Facoltà di Lingue
                                                    Mogadiscio

                                      Alla prof. Bianca Maria Tedeschini Lalli
                                                       Roma

                   Nell’accingermi a lasciare per fine missione la Somalia e l’U.N.S.,
                credo doveroso sottoporre alla riflessione delle SS.LL. alcune mie con-
                siderazioni, che riguardano non tanto la mia attività didattica, sulla
                quale mi riservo di riferire a parte, quanto il campo della mia compe-
                tenza specifica, e cioè la ricerca storica e le sue fonti.
                   Sarà  stata  forse  deformazione  professionale,  ma  la  mia  prima
                preoccupazione, non appena nominato esperto di italianistica presso
                l’U.N.S. è stata quella di documentarmi sul paese che mi avrebbe ospi-
                tato per cinque mesi [gennaio-maggio 1986]. Ho raccolto pertanto tutte
                le informazioni possibili dai colleghi che mi avevano preceduto e ho
                voluto anche leggere alcuni testi per una prima conoscenza del paese
                e della sua storia, che mi era nota soltanto per grandi linee. Mi ha
                immediatamente colpito il fatto che tra gli autori di monografie stori-
                che non ci fosse nessun somalo. Come mai? La risposta l’ho avuta a
                Mogadiscio, dopo i primi contatti con i colleghi somali. Tra loro sol-
                tanto Muse e Hassan si occupano di storia, ma il primo non ha mai
                scritto un rigo sull’argomento, né mi pare abbia intenzione di farlo. Il
                secondo  vorrebbe  occuparsene  meglio  e  ha  anche  in  preparazione
                qualche saggio, ma non è in atto in possesso degli strumenti metodo-
                logici necessari per avviare la ricerca storica.
                   Per il resto, per quanto abbia chiesto in giro, non ho trovato alcun
                somalo che attualmente abbia in corso una qualsiasi ricerca storica.
                L’unica persona che in Somalia si occupa di storia è un italiano, padre
                Venanzio della Missione cattolica, che in silenzio sta scrivendo una
                storia del paese. Sarà ancora una volta una storia della Somalia scritta
                da uno straniero, come altre scritte in precedenza. Inoltre, per quanto
                appassionato e bravo possa essere padre Venanzio, il suo lavoro avrà
                necessariamente due grossi limiti: il dilettantismo dell’autore e la in-
                completezza  della  documentazione  utilizzata,  costituita  essenzial-
                mente dalle carte della Missione stessa. Si tratta. indubbiamente, di
                un  fondo  di  estremo  interesse,  meritevole  di  uno  studio  attento  e





                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Aprile 2020
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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