Page 248 - Mediterranea-ricerche storiche, n. 48, aprile 2020flip
P. 248
248 Orazio Cancila
A. S.E Il Ministro della Pubblica Istruzione
Mogadiscio
Al Magnifico Rettore dell’Università Nazionale Somala
Mogadiscio
Al Preside della Facoltà di Lingue
Mogadiscio
Alla prof. Bianca Maria Tedeschini Lalli
Roma
Nell’accingermi a lasciare per fine missione la Somalia e l’U.N.S.,
credo doveroso sottoporre alla riflessione delle SS.LL. alcune mie con-
siderazioni, che riguardano non tanto la mia attività didattica, sulla
quale mi riservo di riferire a parte, quanto il campo della mia compe-
tenza specifica, e cioè la ricerca storica e le sue fonti.
Sarà stata forse deformazione professionale, ma la mia prima
preoccupazione, non appena nominato esperto di italianistica presso
l’U.N.S. è stata quella di documentarmi sul paese che mi avrebbe ospi-
tato per cinque mesi [gennaio-maggio 1986]. Ho raccolto pertanto tutte
le informazioni possibili dai colleghi che mi avevano preceduto e ho
voluto anche leggere alcuni testi per una prima conoscenza del paese
e della sua storia, che mi era nota soltanto per grandi linee. Mi ha
immediatamente colpito il fatto che tra gli autori di monografie stori-
che non ci fosse nessun somalo. Come mai? La risposta l’ho avuta a
Mogadiscio, dopo i primi contatti con i colleghi somali. Tra loro sol-
tanto Muse e Hassan si occupano di storia, ma il primo non ha mai
scritto un rigo sull’argomento, né mi pare abbia intenzione di farlo. Il
secondo vorrebbe occuparsene meglio e ha anche in preparazione
qualche saggio, ma non è in atto in possesso degli strumenti metodo-
logici necessari per avviare la ricerca storica.
Per il resto, per quanto abbia chiesto in giro, non ho trovato alcun
somalo che attualmente abbia in corso una qualsiasi ricerca storica.
L’unica persona che in Somalia si occupa di storia è un italiano, padre
Venanzio della Missione cattolica, che in silenzio sta scrivendo una
storia del paese. Sarà ancora una volta una storia della Somalia scritta
da uno straniero, come altre scritte in precedenza. Inoltre, per quanto
appassionato e bravo possa essere padre Venanzio, il suo lavoro avrà
necessariamente due grossi limiti: il dilettantismo dell’autore e la in-
completezza della documentazione utilizzata, costituita essenzial-
mente dalle carte della Missione stessa. Si tratta. indubbiamente, di
un fondo di estremo interesse, meritevole di uno studio attento e
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Aprile 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)