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Equilibri interni e reti di affidabilità. Gli imperi iberici...   257


                    all’interno della quale il controllo del centro nordafricano di Ceuta si
                    qualifica come posizionamento strategico per l’esplorazione del Sahara
                    in un sistema di conquista piuttosto destrutturato, caratterizzato dal
                    susseguirsi di razias e improntato all’aspettativa della concessione di
                    privilegi da parte del sovrano.
                       L’obiettivo ultimo di Iberian World Empires è dunque quello di su-
                    perare le letture più tradizionali del ruolo storico attribuito agli imperi
                    iberici ai quali da un lato è stata imputata la responsabilità, sul piano
                    politico, dell’interruzione del processo di nation building, soprattutto
                    per quanto riguarda la Spagna moderna, dall’altro, da un punto di
                    visto economico e specialmente relativamente al Portogallo, del man-
                    cato  sviluppo  produttivo  e  imprenditoriale  a  vantaggio  delle  attività
                    mercantili collegate alla vendita di materie prime in cambio di manu-
                    fatti. Una svolta storiografica non certo nuova, ma qui proposta in una
                    prospettiva nella quale lo sviluppo positivo delle politiche economiche
                    degli agglomerati territoriali governati da quelle Corone invece di es-
                    sere garantito dalla potenza della catena di comando e dalla solidità
                    dell’architettura  istituzionale,  si  realizza  nonostante  la  compattezza
                    della struttura delle élite, più interessate ad accrescere e consolidare
                    la rete di rendite e di privilegi che non a sviluppare innovazione e im-
                    presa. Per Bartolomé Yun-Casalilla è in questo contesto che i due re-
                    gni, temporaneamente riunificati, si definiscono come monarchie com-
                    posite caratterizzate soprattutto dalla pluralità giurisdizionale all’in-
                    terno della quale la negoziazione del privilegio costituiva il fondamento
                    primo della stabilità del potere.
                       Divisa in tre sezioni che si potrebbero definire quasi autosufficienti,
                    la struttura dell’opera procede per unità compatte che sviluppano per-
                    corsi argomentativi articolati, conclusi da revisioni concettuali inter-
                    medie,  ciascuna  dedicata  a  un  aspetto  specifico  della  maturazione
                    della vicenda storica degli imperi iberici discusso a partire dalla sua
                    fortuna storiografica fino alla rilettura che Yun-Casalilla ricompone in
                    vista del sostegno alla tesi conclusiva dell’intero lavoro. Una configu-
                    razione che caratterizza l’offerta di un volume che, secondo la più ag-
                    giornata filosofia della disseminazione della ricerca, è pensato per una
                    proposta editoriale open source, particolarmente adatta alla continua
                    elaborazione di categorie storiografiche che superano l’abitudine a co-
                    struire rigidi paradigmi interpretativi (una versione ridotta dell’opera
                    è stata poi pubblicata dalla casa editrice Galaxia Gutemberg: Los im-
                    perios ibéricos y la globalización, siglos XV a XVII, Barcelona 2019).
                       Nella prima parte, The Iberian Grounds of the Early Modern Globali-
                    zation of Europe, resiste, innanzitutto, il valore performativo attribuito
                    alle reti di potere e al sistema dei lignaggi affrontato, a compimento di
                    quanto era stato anticipato nel lavoro del 2009, in una prospettiva che




                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Aprile 2020
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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